domenica 18 maggio 2014

PSICOLOGIA PRATICA A PROPOSITO DI MIRACOLI...




PSICOLOGIA PRATICA




A proposito di miracoli...

Prendo spunto da un bell'articolo di Dario Fo, premio Nobel,  sul quotidiano Il Fatto Quotidiano che cito" I miracoli esistono, sono dentro la natura". E ci ricorda dei latterini: minuscoli pesci che in modo perfettamente organizzato, in presenza di un predatore si dispongono tutti uniti, in maniera precisa, a mosaico, sino ad assumere una forma feroce di gran lunga più feroce del predatore. E' nel disegno della natura che questo piccolissimo organismo sopravvive, grazie alla sua organizzazione intelligente: e gli scienziati, ci dice Dario Fo, rimangono sbalorditi e non sanno spiegarsi come "questo miracolo" si verifichi. I miracoli, secondo una lettura atea che il premio Nobel fa, sono eventi che rimandano ad una presenza di uno spirito superiore che, invece secondo l'altro intervistato, il teologo Vito Mancuso, pur nella necessità di non poterli negare come eventi "divini", secondo il teologo che ha visto dei miracolati di Padre Pio, sarebbero frutto della mente umana. 
Che cosa interviene nelle persone e che fa la differenza tra le loro reazioni e loro effetti?

Il divino percepito o la "fede"che lo alimenta?

Uno dei primissimi effetti studiati sulle aspettative percepite, che ci può far approfondire il tema del miracolo, venne studiato dal Collega americano Robert Rosenthal che per primo parlò di "previsioni di aspettative interpersonali che poi sarebbe stato definito auto-profezia verificantesi".(P.Watzlawick) A partire da studi sull'influenza che i processi della comunicazione verbale e non verbale hanno sui comportamenti umani, il linguaggio e le relazioni all'interno del sistema sociale, erano stati già osservati gli effetti delle aspettative che generavano comportamenti prevedibili. Con lo studio compiuto su un gruppo di studenti  presentati ad un nuovo corso di studi come particolarmente intelligenti che invece avevano, sino a quel momento, ottenuto risultati scarsi. Se ci addentriamo il concetto principale della ricerca è quello di «profezia che si auto-adempie» e cioè: la predizione fatta da una persona sul comportamento di un'altra persona finisce, in un modo o nell'altro, per realizzarsi.


Auto-suggestione o qualcosa di più?
Altro effetto che dovremo prendere in considerazione se vogliamo indagare la dimensione del miracolo è l'effetto placebo che sta ad indicare la capacità dell'organismo di liberare sostanze endogene, ossia interne, che hanno funzione terapeutica, ossia capaci di guarire.Ed andiamo ben oltre alle semplici auto-suggestioni! 
Da uno studio scientifico pubblicato sulla rivista on-line American Psychological association, il prof. Irving Kirsch riporta esiti dell'effetto placebo nella cura della depressione. Secondo quanto lo studio evidenzia, le risposte al farmaco e al placebo sono abbastanza vicine: infatti le percentuali all'antidepressivo sono del 50%; quelle al placebo sono del 30%. Questo farebbe considerare quanto il "suscitare speranza" sia in sè un atto terapeutico!(  Persuasion and healing scritto dal prof. Jerome Frank).

Oggi lo sviluppo della neuro-biologia e neuroscienze volge una pagina nuova della medicina per la quale è confermata la relazione tra i sistemi psico/neurologico con i sistemi immunitario ed ormonale. A tal proposito, rimando ad un testo molto interessante (Il cervello anarchico) scritto dal Dott. Enzo Soresi, pneum-oncologo che  riporta casi testimoniali illuminanti. "
I risultati ci permettono di parlare di auto-guarigione. Ebbene sì, ben al di là di magie e miracoli!



Sapevate che c'è uno stress buono?
La fede, il sentimento che essa sviluppa in relazione agli eventi anche patologici e drammatici, come lo può essere una diagnosi tumorale, può condurre alla auto-guarigione. Provate ad immaginare un vero e proprio network, una rete tra questi sistemi che comunicano tra loro e a quanto l'esperienza emozionale influisca sul sistema immunitario, quindi sulle nostre difese. Una comunicazione complessa che permette al nostro corpo intelligente adattabile di cercare uno stato di equilibrio in condizioni di stress e dei suoi effetti nocebo, ossia ossidativi che conducono alla malattia, ma anche ad uno stress positivo, l'eustress, che ci porta ad una risposta "resiliente".(Chi vuole approfondire la condizione della resilienza potrà leggerne sul post del 30 Agosto2013).

La resilienza è... il frutto di capacità abilitate di uno sviluppo intelligente dell'uomo.
Un corpo intelligente ed intero, dunque il nostro, e le neuroscienze,la psicologia dello sviluppo e dell'azione, sembrano proprio ritornare tutte nella stessa direzione: quella che Umberto Galimberti, usando la parola tedesca "corper" che significa "corpo cosa",sempre dalla stessa lingua tedesca, riprende la parola "libe"
che sta per "corpo della relazione con il mondo della vita".
La lingua , dice U.Galimberti,ci ricorda la continuità di relazione tra corpo vita e amore.

 Vostra AnnamariAgnano


Se desideri approfondire e fare domande, contattami con una mail : annamaria.agnano@gmal.com



Disclaimer
Le informazioni contenute in questo blog sono puramente divulgative.
Questo Blog non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e periodica non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n* 62
del 07 Marzo 2001. Inoltre le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e valutate di pubblico dominio. Qualora il loro utilizzo violasse diritti d’autore scrivete una mail al seguente indirizzo annamaria.agnano@gmail.com e le immagini in questione verranno immediatamente rimosse.





lunedì 12 maggio 2014

4 PASSI NELL'AMORE IMPOSSIBILE TRA DIPENDENZA AFFETTIVA E STALKING

4Passi nell’amore impossibile 
tra dipendenza affettiva e stalking.

Dott. Roberto Solinas


René Magritte  La tomba dei lottatori 1960
L’amore impossibile poggia su un semplice principio: per infatuarmi o innamorarmi di qualcuno non è affatto necessario che io sia ricambiato.
Nel film di Francois Truffaut del 1975 “Adele H.una storia d’amore” 
La trama 
la protagonista vive un amore impossibile e sviluppa sia una dipendenza affettiva prima, che i  comportamenti dello stalker in seguito. L’opera cinematografica trae lo spunto da una storia vera e dalla scoperta nel 1955 dei tragici diari di Adele Hugo, la seconda e meno  conosciuta figlia di Victor Hugo. La vicenda accade nella seconda meta dell’800. Adele ha una relazione, poi conclusa, con il tenente degli ussari Pinson ma non si rassegna alla perdita.  La ragazza con una determinazione invincibile lo rincorre. Lei, in apparenza, è partecipe alla vita sociale, ma vive dentro di sé un’esistenza dolorosa umiliante e senza speranza. Scrive continue lettere che non avranno risposta, pagine di diario colme di angoscia e solitudine, partecipa a sedute spiritiche in cerca di certezze e rincorre, caccia, perseguita e bracca come una preda quel suo amore indifferente. Senza ottenere mai nulla… La sua lotta commovente e disperata non conosce però  dubbi o esitazioni. Lei ama quell’uomo disinteressato e spregevole, si sottomette e si umilia a lui, fino al progressivo degrado mentale, fino alla progressiva alienazione dalla realtà. Sempre sola, attraversa il mondo, fino alle Barbados dove il reggimento del suo “amore” è di istanza. Ormai sfiorita, consunta e ridotta in miseria, ora incontra il suo oggetto del desiderio e non lo riconosce più. E’ diventato solo un’ombra, un’immagine della mente. Lì, una comune donna del popolo intuisce il suo dramma, si prende cura del suo corpo e la riporta in Francia dove concluderà i suoi anni in una clinica psichiatrica.
       
Quando si dipende affettivamente
La dipendenza affettiva si mostra con una dedizione assoluta all’altro. Dedicarsi esclusivamente al suo benessere e rinunciare al proprio.                             
La personalità dipendente ama partner problematici, nega i propri bisogni e si concentra solo su quelli dell’amato. Soprattutto è una problematica femminile. Chi è dipendente affettivo non ha le risorse per uscire dalla relazione, pur giudicandola correttamente, senza speranza         I timori sottostanti e profondi sono l’abbandono, la solitudine, la paura di cambiare e di sviluppare le proprie capacità individuali. Spesso si sviluppano anche sintomi come ansia generalizzata, malinconia o depressione, idee ossessive e compulsive…
Chi sviluppa una dipendenza affettiva per non ferire mai l’altro distrugge silenziosamente se stesso. L’adesione acritica e la fusione con l’amato, che si trova comunemente nell’innamoramento, qui perdura sempre. Poco a poco entriamo in una dipendenza affettiva che poi può originare un pericoloso stalking in una delle sue  variegate costellazioni.
Sul tema della dipendenza affettiva Robin Norwood scrive :”Quando la relazione con lui mette a repentaglio il nostro benessere emotivo e forse anche la nostra salute e la nostra sicurezza, stiamo decisamente amando troppo”. Se “la passione d’amore” è dolorosa la via della guarigione è tortuosa. Alcuni punti non esaustivi di questo percorso possono essere.                                                                             
 Riuscire a cercare aiuto.Trovarsi un terapeuta fidato. 
Considerare se stessi prioritari e sopra qualsiasi cosa. Sviluppare assertività e autostima. Riuscire a condividere con altre persone (ad esempio un gruppo di sostegno) le cose che sto apprendendo e di cui mi rendo progressivamente conto. Imparare ad ascoltare se stessi e volersi bene nei comportamenti. Superare ossessioni e paure. Migliorare la propria negoziazione e relazione all’interno della coppia. Oltrepassare la dipendenza da psicofarmaci. Perdonare…

Lo stalking è invece una costellazione di comportamenti per i quali un persecutore caccia la sua preda procurandole danni e un’ansia diffusa che la compromette nel vivere la quotidianità.                                                                                                                                       
Oggi lo stalking è un problema sociale e in molti stati un reato penale e un crimine. Il “cacciatore”, prevalentemente un uomo, attua una serie di molestie e di azioni intrusive e ripetute attraverso comunicazioni indesiderate, contatti indesiderati e comportamenti associati.

 L’intento del persecutore è ristabilire il rapporto o vendicarsi per il rifiuto. Lo stalking sostituisce simbolicamente l’intimità perduta attraverso una relazione fantasticata che compensa l’assenza della relazione reale.
Qui il problema è che in fondo lo stalker è un “corteggiatore incompetente”: drammaticamente non in grado di relazionarsi ed entrare veramente in contatto con l’altro sesso e interpretare in modo corretto i segnali che riceve dagli altri.
Alcune caratteristiche comuni sono spesso… gelosia, narcisismo, fallimenti sentimentali, necessità di controllo sugli altri, socialità inadeguata, visione di sé vittimistica, anassertività , oscillazione dell’umore tra rabbia ed amore, eccessiva dipendenza da altri, difficoltà a distinguere fantasia e realtà.
 L’approccio terapeutico può funzionare se, tra l’altro…lo stalker è realmente motivato al trattamento; se riesce a interiorizzare profondamente che i suoi comportamenti allontanano e disperdono tutto ciò che in passato è stato o è rimasto positivo rispetto a quel rapporto. Se è in grado di avere una buona elaborazione del lutto. Se si ottiene un indebolimento delle convinzioni deliranti, se si riesce a ridurre l’isolamento sociale che lo caratterizza, se riesce ad apprendere migliori modalità relazionali a qualunque livello.                                                        
Gli amori impossibili sono estremamente vari nelle loro espressioni e “liberarli” non è affatto scontato…

Dott. Roberto Solinas
Psicologo e psicoterapeuta

Disclaimer
Le informazioni contenute in questo blog sono puramente divulgative.
Questo Blog non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e periodica non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n* 62
del 07 Marzo 2001. Inoltre le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e valutate di pubblico dominio. Qualora il loro utilizzo violasse diritti d’autore scrivete una mail al seguente indirizzo annamaria.agnano@gmail.com e le immagini in questione verranno immediatamente rimosse.