martedì 16 dicembre 2014

TU CHIAMALE EMOZIONI!



TU CHIAMALE... EMOZIONI!


Da decenni gli studi sulla nostra mente dimostrano come essa sia un unicum con le nostre emozioni e sensazioni, anche quelle più primordiali e quindi non possiamo pensare che la volontà sia l'espressione di una mente razionale che prevale sul corpo e sugli istinti, controllandoli  come se questi siano pericolosi e inferiori.

Le nostre ricerche sul campo bene ci dimostrano che istinti ed emozioni non vanno controllati, ma gestiti e che è possibile indirizzare ed incanalare le loro energie verso una vita emozionale equilibrata che ci permetta di stare in uno stato di salute emozionale. E quanto questa c'entri con la salute del nostro corpo, ce lo comunicano ricerca ed evidenza scientifica.Una vita emozionale ricca influenza il nostro stato di salute e fa da prevenzione alla degenerazione e alla malattia. E non semplicemente: le emozioni condizionano il nostro stato di difese, e quindi possono sia rafforzarlo sia indebolirlo, provocando malattie, sia somatiche sia psico-somatiche.
Esse comunicano con il nostro sistema immunitario grazie ai mediatori o messaggeri ormonali e quindi sono in grado, in questo modo, di aumentare o ridurre i livelli di stress ormonale che influenzano le nostre difese immunitarie. Potremmo anche pensare che il sistema emozionale rappresenti un "sistema immunitario affettivo": se le emozioni sono riconosciute e gestite, passano come uno stato positivo e di buone difese emozionali in grado di influenzare quelle del nostro organismo e quindi permetterci di stare in uno stato di benessere psico-fisico. Al contrario, se le emozioni rappresentano stati di perdita di controllo, di malessere e sofferenza emozionale, sono fonti stressogene e producono stress psico-fisico, i cui effetti sono i disturbi e le malattie.

Avere emozioni positive, cioè stare in una condizione ottimistica aumenta lo stato di salute; le emozioni negative, invece, corrispondono ad una condizione pessimistica che indebolisce lo stato di salute.Gli studi appassionati del collega americano dott. MartinE.P.Seligman sull'impotenza appresa, hanno portato contributi decisivi per la conoscenza e cura della depressione ( in adulti e bambini).
 La psicologia positiva, quella sociale con le loro evidenze sperimentali, ci forniscono prove scientifiche delle modalità con cui le emozioni ci influenzano.Ed in più, evidenziano che le emozioni si comportano come "fiumi in piena che non possiamo arginare e contenere, possiamo soltanto farle defluire".Imparando così a gestirle.    
Pensiamo ad esempio alla rabbia, un'emozione molto diffusa che in modo improprio viene considerata come un carattere  o modo di essere di una persona o  ancora un modo per sfogarsi. La rabbia, proprio come la paura angosciante, rappresenta una condizione emozionale che a partire dall'amigdala, sede anatomica arcaica in cui viene prodotta, altera il nostro equilibrio ed agisce mettendo in scacco matto le strutture più evolute dell'area definita neo-corteccia pre-frontale( per capirci è quella definita d'impegno, il continuo confronto tra memoria ed esame dell'esperienza attuale sensoriale elaborata dalle nostre strutture cognitive). 

Un grandioso studio sulle emozioni è stato realizzato dal collega americano dott. Paul Ekman che ha evidenziato come le emozioni siano universali:ossia comunicate attraverso il linguaggio non verbale, oltre alla parola e quindi ben oltre alle numerose lingue parlate nel mondo, attraverso lo studio delle espressioni facciali.(chi vuole approfondire veda Studio sulle emozioni ed espressioni                                                               
è appunto "Felicità Emotiva".
Oltre alla psicologia, anche le scienze sociali* sono interessate al ruolo che le Emozioni occupano nelle relazioni sociali.
Se poi vogliamo allargare il raggio dell'esplorazione emozionale, allora dobbiamo parlare di intelligenza emotiva: un'organizzazione di sé che incanala l'energia emozionale in aree e sotto-aree del nostro sviluppo in cui troviamo uno stile espressivo che comprende: la consapevolezza del sé; l'auto-gestione emotivaadattabilità;       empatia; comunicare le proprie emozioni agli altri; gestire il cambiamento; lavorare insieme agli altri; la conciliazione tra vita lavorativa e  vita personale; la leadership; la gestione dello stress, l'umore. 
A presto
dalla Vostra Annamaria Agnano






*Lo studio è accessibile online Immagine Link Esterno sul sito del Journal of Cross-Cultural Psychology.
Per la prima volta, una ricerca durata quattro anni e recentemente pubblicata sulla rivista internazionale "Journal of Cross-Cultural Psychology", ha confrontato somiglianze e differenze nel modo in cui cinesi e italiani esprimono otto diversi stati emotivi attraverso la voce (appunto disprezzo, gioia, paura, orgoglio, rabbia, colpa, tristezza e vergogna). messo a punto e realizzato da Luigi Anolli e Fabrizia Mantovani, del Diparti
mento di Scienze Umane per la Formazione dell'Università di Milano-Bicocca, insieme a Lei Wang professore di psicologia dell'Università di Pechino, con Alessandro DeToni  dell'Università Cattolica di Milano.

Vuoi approfondire il tema delle emozioni e resilienza? Leggimi con:
* Resilienza e Leadership Integrale (La metodologia* LEADERSHIP INTEGRALE©)del 23/04/13; *Destino e Resilienza del  30/04/13;*Cambiamento ed Emozioni del 7/05/13; *Resilienza e Felicità del 2/09/13;
*Guarda il mio video  Benessere e Resilienza del 29/09/13



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