mercoledì 22 marzo 2017

IL SEGRETO PER "INVECCHIARE" BENE...MA ESISTE?



Il segreto per "invecchiare bene"...ma esiste?

Mangiare bene, fare movimento, vivere buone relazioni; avere una buona vita sessuale, lavorativa, ma anche fatta di interessi e passioni! 
Non è più un segreto, vero? Ormai è ben saputo, data la grande diffusione di suggerimenti ed indicazioni da parte di esperti, tra medici, specialisti e psicologi; o naturopati e quanti altri operatori che si occupano di salute e benessere.

Eppure, un segreto c'è ancora da svelare... 
Per "saper "invecchiare dovremmo tenere in forma il nostro "IPPOCAMPO":area del cervello contenuta nel SISTEMA LIMBICO, che è un grande sistema integrato 
( ipotalamo,talamo, amigdala e ippocampo) . 
Alla luce dei più attuali studi, questo sistema integrato è alla base dei processi di regolazione biologica del nostro organismo (fame, sete, sonno, sesso,crescita, stress...) e della percezione  ed elaborazione delle emozioni e della coscienza.

Il nome Ippocampo deriva dalla sua forma di cavalluccio marino (detta anche Corno di Ammone, che era un dio egiziano con la testa a forma di ariete): quest'area rappresenta il nostro magazzino delle informazioni e delle memorie. Infatti, Ippocampo è una struttura chiave per la formazione dei ricordi: immaginiamoci un magazzino super informatizzato, impegnato a ricevere informazioni e poi ad elaborarle con altre aree cerebrali, per sistematizzarle sotto-forma di memorie. La sua funzione  avviene attraverso il continuo "dialogare" con la corteccia, la nostra area "evoluta", luogo in cui elaboriamo il pensiero logico: è dalla fitta comunicazione tra queste due aree, ippocampo e corteccia, che le informazioni vengono registrate e possono, quindi, entrare nella nostra coscienza. Se ippocampo e corteccia cessassero la loro comunicazione, non riusciremmo più a memorizzare alcunché!

QUANDO INVECCHIAMO, dunque è l'ippocampo che  perde la sua "forma"! Si, possiamo proprio dire che perdendo colpi, non permette la memorizzazione di cose nuove: mentre, invece, in buona forma si mantengono i ricordi. Ossia, tutte quelle informazioni che ha registrato e depositato quando era in perfetta salute e dialogava "d'amore e d'accordo" con la corteccia. 
Certo è che non possiamo interrompere i processi di usura ed invecchiamento...E' inevitabile invecchiare....A meno che non ci capiti di venire a patti con il diavolo ;)
Più concretamente, c'è da chiedersi come possiamo fare allora, a tenere in buono stato l'ippocampo...E se è possibile contrastare o ridurre la sua inevitabile"discesa".

Certo, è possibile. Lo affermano i ricercatori che hanno mappato (e continuano a farlo) le nostre aree cerebrali. Possiamo contrastare il degrado ippocampale...A condizione di dover fare un buon investimento, preventivamente. proprio come si fa quando si trova il modo di interrompere la valanga affinché non arrivi a valle!

Possiamo imparare a gestire lo stress quando siamo ancora in forma, noi e il nostro ippocampo. Infatti, anche nel processo di adattamento allo stress, che vedremo, il nostro cavalluccio marino-ippocampo  svolge un ruolo chiave...E ne parleremo alla prossima...


 E Tu, intanto, continua a seguirmi;)

A cura di Annamaria Agnano
con rif. bibliografico di F.Bottaccioli: Psiconeuroendocrinoimmunologia, 2005, RED ed.

giovedì 9 marzo 2017

PSICONUTRIZIONE...QUANDO NUTRIRSI E' MEGLIO CHE MANGIARE



PSICO-NUTRIZIONE: QUANDO NUTRIRSI E' MEGLIO CHE MANGIARE

Quando ci riferiamo alla alimentazione, dobbiamo considerarla da più punti di vista: dal punto di vista nutrizionale, calcoleremo il valore dei “nutrienti” contenuti nel cibo, con il Processo metabolico che li trasforma per garantire l'ENERGIA VITALE al nostro organismo. 
Dal punto di vista immunologico, il processo metabolico deve essere funzionale per la salute del Sistema Immunitario, il Super Organismo, in grado di tenere l'equilibrio della bilancia immunitaria. In particolare, è l' ’intestino tenue la parte più importante del nostro organismo, chiamato “fornace energetica” dagli agopuntori cinesi 4000 anni fa. Scoperta confermata da Ippocrate (2500 A.C.primo medico dell’antichità) il quale diceva "che la vita e la morte di ognuno di noi risiede nel nostro intestino".
 Pensiamo che l'80%del sistema immunitario è localizzato proprio nel nostro intestino ed è lì, come in un quartier generale, che si attiva e richiede ai soldati-linfociti di distruggere il nemico che sta attaccando! Un nome ultramoderno, quello del sistema immunitario intestinale, "microbiota", che in realtà viene riferito alla flora intestinale:"una grandiosa foresta" abitata da 5  amici supereroi che sono in grado di distruggere milioni di miliardi di nemici!

Dimmi come ti nutri!
Oltre all'alimentazione che ci nutre e che nutre il nostro sistema immunitario, le difese del nostro Psicorganismo sono attivate da altre fonti nutrizionali. E vediamole!
Di fatto, quando parliamo di nutrizione, dobbiamo pensare alla parola "nutrizione" in tutta la sua pienezza, riferendola a tutte quelle modalità con le quali  facciamo esperienza della vita, "nutrendoci proprio attraverso esse". Possiamo dire che siamo immessi da subito nelle relazioni con gli altri? Certo! Sin dalla prima formazione in grembo materno e, pertanto, dobbiamo considerare che le relazioni ci  nutrono.
Le relazioni  costituiscono i nutrienti "affettivi e cognitivi" dei quali non possiamo fare a meno. Per meglio dire, le relazioni ci nutrono e promuovono la nostra salute emotiva e cognitiva;la nostra intelligenza emotiva*.Il nostro  benessere ed equilibrio dei quali siamo potenzialmente  "portatori “sani”
https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=7411072669356386205#editor/target=post;postID=2950471175828044459;onPublishedMenu=posts;onClosedMenu=posts;postNum=25;src=postname

C’è, infatti, un processo del nostro sviluppo evoluto che ci dispone a realizzare il nostro potenziale: a condizione, tuttavia, che veniamo “nutriti”nei modi equilibrati, ossia che ci garantiscano lo sviluppo  delle sostanze vitali che producono ENERGIA AFFETTIVA  MOTIVAZIONALE.

Anche gli oggetti e luoghi ci nutrono, in quanto è attraverso essi che noi stabiliamo relazioni con i nostri bisogni, sogni e desideri. Se pensiamo soltanto ai luoghi in cui viviamo, lo spazio in cui ci muoviamo. Li abitiamo e ne siamo circondati:  ci riempiono la vista,  ne sentiamo il clima; li "sentiamo" nei gusti e nei profumi...Ci nutrono!  

Il tempo stesso, se ci pensiamo bene,  va considerato come una dimensione, attraverso la quale noi sperimentiamo la nostra vita: nutrendoci, per esempio, quando ci dedichiamo agli interessi; alle passioni che, attraverso oggetti e cose verso cui ci attiviamo, assorbono le nostre energie/tempo. Anche così  ci rappresentiamo i modi in cui nutriamo la nostra vita! 

In quanti modi, dunque ci nutriamo? Ma soprattutto, in QUALI modi? 

A cosa mi riferisco?
 Gli stimoli che accompagnano la nostra esperienza di mondo, ai quali veniamo disposti comunque nell’ arco della nostra vita, possono essere ricchi: favorire i fattori del nostro stare bene, sprigionando la potenza dei potenziali messi in pratica; ma possono essere anche poveri, ossia impedirci di raggiungere la realizzazione di aree di potenziali di cui siamo portatori. Pensiamo alle emozioni. Quanto esse favoriscono il nostro benessere e vitalità! Nell'approccio multidisciplinare è condiviso da molti di studi che lo confermano. Come accertano però anche il contrario!

Quanto possono mal nutrirci le nostre emozioni? Quando producono ansia ( l'ansia è un disturbo delle emozioni) sono delle produttrici di stress psichico: non solo riducono le nostre difese "psicologiche"! Il peggio è che influiscono sul nostro sistema immunitario e ci dispongono alla malattia. Se poi realizziamo che cervello ed intestino comunicano in via bi-direzionale( asse cervello intestino- intestino cervello), allora ci rendiamo conto del circolo vizioso del malessere.

 E Tu  continua a seguirmi;9 


E scrivimi se hai quesiti, curiosità da approfondire; un tema che vorresti sviluppare e lo andremo ad affrontare insieme, grazie a questi tuoi spunti :)

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