mercoledì 26 novembre 2014

PENSARE, PARLARE, SENTIRE...FARE BENESSERE



PENSARE, PARLARE, SENTIRE...FARE BENESSERE 

Mi capita sempre più frequentemente di ascoltare ed osservare le persone nel corso del loro quotidiano modo di porsi con gli altri nei differenti luoghi; il loro modo di pensare accompagnato  dalle emozioni che esprimono anche senza saperlo; nel lamento o giudizio, nell'intolleranza con cui si "condisce"un fatto o qualcuno;oppure nel racconto che si fa mentre si sta in fila in farmacia o alla cassa di un qualsiasi negozio; nei commenti o nel silenzio. 

E non si immagina quanto il linguaggio costruisce il senso delle cosecon cui poi si "attribuisce" a persone e a fatti la propria opinione che si basa puramente su ciò che si sente!. Quanto spesso le sensazioni momentanee "dominano" l'attenzione? Che così seleziona ed esclude;come i sentimenti a cui viene assegnata una parte sempre più urgente, ma non per questo soddisfatta  Quanto spesso le relazioni vengono bruciate in questo modo? Certo, nessuna di queste conversazioni (intime o con gli altri), modi di esprimersi, di dire o riportare nei luoghi dove ci si incontra, al lavoro o con gli amici, è "patologica; non c'è in esse un disagio che debba richiedere una consulenza  con lo psicologo e nemmeno un intervento di "cura" così come si pensa debba esserci in presenza di ansia o panico ( e spesso anche con timore e senza essere ben informati più completamente sulle figure a cui affidarsi! puoi approfondire leggendo mio post "Quando affidarsi ad una buona psicoterapia" dell'11/06/13)
Possono proprio essere le quotidiane, quelle situazioni e condizioni in cui la Psicologia positiva ed applicativa è interessata a sviluppare le potenzialità che ciascuna persona ha in sè, la nostra resilienza, cioè la nostra capacità di affrontare e resistere, facendola emergere ed avanzare come la condizione naturale di saperci trasformare e non solo adattare al nostro ambiente e situazioni che viviamo.

La psicologia positiva  si occupa di Prevenzione del BenEssere e della Salute,con l'obiettivo di studiare ed individuare i tratti della persona e del gruppo,(inteso come aggregato o insieme di persone che in qualsiasi organizzazione sociale si costituisce), e di ampliare le sue competenze, proprio sviluppando i potenziali che ciascuna persona porta in sé come talenti da sviluppare. Il collega americano, Martin Seligman, se ne occupa da lunghi anni con studi e ricerche sull'Ottimismo (è autore di un testo molto interessante che vi suggerisco di leggere"Imparare l'ottimismo"). Lo sviluppo della Psicologia positiva ci dà la visione dell'influenza degli stili di sviluppo, di adattamenti, secondo cui ogni persona"costruisce" la propria realtà come una realtà soggettiva. E' in riferimento a questa realtà soggettiva che l'esperienza di qualsiasi evento, situazione, relazione, risulta "filtrata". E' questa esperienza percettivo-sensoriale ( fatta di percezioni,  attribuzioni , cognizioni, sentimenti ed emozioni) che agisce in ogni situazione nella quale "adattarsi". Pertanto, anche l'adattamento risponde a modi strettamente soggettivi, così come la risposta allo stress.


Abbiamo bisogno di sviluppare una psicologia positiva nel nostro quotidiano per diventare auto-produttori del nostro benessere?
Decisamente si! Per imparare a conoscere quanto l'applicazione della psicologia positiva si riversa nel proprio quotidiano di vita, per sostituire modalità ormai ripetitive e negative dentro alle relazioni  con gli altri, con se stessi; apprendendo a mettere in atto nuove modalità, risorse interne cosiddette coping,  per farle avanzare come nuove abilità ad essere presenti e consapevoli, per dare un senso più ampio e profondo alla vita.
Cosa che ci tiene sulla nostra rotta, motivati dallo scopo che ci sospinge. Consapevoli del come non farci sorprendere dalla" tempesta emozionale", attenti, invece, ad usarne la forza!

COME SCOPRIRE ED APPLICARE LA PSICOLOGIA POSITIVA?


Vi sono diverse alternative da esplorare: alcune applicazioni come la Comunicazione Pragmatica* dispongono di queste modalità attraverso la presa di consapevolezza del linguaggio; del suo contenuto e della relazione che nei messaggi sia a sé stessi, sia agli altri vengono trasmessi; nell'empatia che si sprigiona nell'avvicinarsi all'altro, sapendo cogliere il suo modo e stile mentale; nel gestire un conflitto e soprattutto, abilitandosi in una ricerca più semplice e diretta, lasciando le zavorre del giudizio e pregiudizio.

Il *Modello Strategico Breve favorisce la scoperta e comprensione delle tentate soluzioni che irrigidiscono schemi disfunzionali. Interessante è scoprire come funzionano gli schemi mentali con cui elaboriamo la nostra esperienza percettiva.
*Il Modello Leadership Integrale©supporta e favorisce lo sviluppo di abilità di comunicazione strategica con se stessi e gli altri; con attenzione al linguaggio"emozionale" integrato alla parola; la crescita creativa attraverso il gruppo ed il gioco come luogo e tempo di "riscoperta" psico-sociale. 


Dott. Annamaria Agnano

*Il Modello Leadership Integrale è una Metodologia  di cui sono Autrice che sviluppa i potenziali personali( e non solo riferibili al Leader-manager!) Se sei interessato ad approfondire, scrivimi, sarò lieta di risponderTi!
e-mail:annamaria.agnano@gmail.com

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