martedì 24 settembre 2019
























QUANDO IL NOSTRO CERVELLO IMMAGINA, CIO’ CHE IMMAGINA DIVENTA REALE,
E' così che funziona! Sia che immaginiamo 'immagini' mentali che spaventano o preoccupano; o invece che danno fiducia e entusiasmo, o sicurezza. Immagini che il nostro cervello produce e rappresenta come se fossero ‘vere e proprie scene di film’ dei quali siamo registi e attori; sceneggiatori e comparse. Sia in scena diretta o dietro le quinte! E ciò che ci rappresentiamo nella nostra mente, poi, lo riproduciamo attraverso stati emotivi, pensieri e convinzioni; rispetto a quanto ci aspettiamo da noi stessi e dagli altri. Sulla fiducia stessa che queste rappresentazioni ispirano e producono; così come sul fare o non fare; cambiare o non cambiare!
Un aspetto interessante e utile da conoscere è che, a differenza di ciò che immaginiamo in modo positivo che traccia un percorso integrato tra le nostre emozioni, percezioni e cognizioni, mettendoci in uno stato di equilibrio e benessere, le immagini 'temibili' seguono invece una sorta di “scorciatoia” per la quale è come se immediatamente si venisse presi ‘in trappola’, senza saperne il motivo; ma incapaci di fare qualsiasi cosa per uscirne!
Se poi queste immagini sono frequenti e presenti nel proprio percorso mentale, esse possono alimentare stati di disagio emotivo e psico-somatico.
E noi cosa possiamo fare per alimentare stati di benessere ed equilibrio? Possiamo CAMBIARE le nostre immagini mentali per cambiare?

domenica 19 maggio 2019


C’E’ UN POST PER TE !
I post di Psicologia pratica della dott. Annamaria Agnano 

Estate! Il rimando è immediato: luce, calore; vitalità. E se poi, con le lunghe giornate, coincidono anche il relax ed il ristoro delle vacanze che ci attendono, non si può che declamare l’Estate come “la più bella” delle nostre stagioni.
Se è naturale sentirsene attratti, non è del tutto chiaro che ciò che ci attrae del ciclo estivo sia la stessa luce, l’energia, di cui siamo “fatti”, di cui le nostre cellule sono fatte e di cui si nutrono. Un’attrazione dunque inevitabile!
D’altronde, pensa semplicemente a quanto l’inverno scuro e privo di luce,  provochi malumore e malessere. Questo, per chi si occupi di stati depressivi, perché li cura, e per chi invece li patisce, è infatti, solitamente uno dei periodi più ricorrenti di essi.
E pertanto, l’estate è davvero la miglior stagione della nostra condizione psicofisica e relazionale, quando il sole, massimo integratore, governa le nostre giornate con la sua linfa vitale!
E dunque, pensando alla nostra Estate interiore, la vitalità, e alle Emozioni positive che
 la nutrono, voglio proporti un tema decisivo per godere di questo stato al massimo del benessere di vita: saper dire di no!

Quante volte succede nel corso della giornata, in situazioni più ricorrenti, quando vorresti esprimere un” no” secco ma te lo neghi! Vorresti ma non puoi e lo ingoi. E non vai avanti!
Perché?
Perché dall’ altra parte, c’è qualcuno e qualcosa che ti sta a cuore e che per te conta e in ogni caso, la posta in gioco è alta.
E che tu lo sappia o no,  le tue  emozioni negative comunicano al corpo quello che sta vivendo: E non è che un corpo intelligente possa far finta di nulla.: ogni parte del nostro sistema raccoglie e accoglie; se non si spiega, si piega, infine!

Lo stress emotivo è una condizione che alle lunghe costruisce dal pathos il patologico! E l’ansia è un percorso vitale, un fiume della vita che scorre nel suo naturale corso, ma che se si ingrossa, allora tracima e dilaga  dentro!
Noi chiamiamo questa situazione “conflitto interno”: un contrasto che genera emozioni di frustrazione  ed incertezza; si entra in uno stato di stress, perciò di instabilità e squilibrio.

*Un importante studio americano e tedesco pubblicato da Bruce McEwan della Rockfeller University nel 2003 sulla rivista scientifica americana più eminente, ha dimostrato che come le emozioni  negative comunicano con la cellula immunitaria  e mandano in tilt la sua risposta In presenza di una proteina che le trascrive il segnale emozionale stressor direttamente...



 Saper dire dire di no.      
D’altra parte, l’assertività si oppone a questa condizione ”oscura”: Se sei assertivo, o meglio, se ti metti in una posizione “assertiva”, dici di no; esprimi liberamente il tuo sentire ti dissoci  e ti sottrai! E le tue cellule respirano, si nutrono e  ti fanno sentire bene.
In fondo, se ci pensi bene, la libertà cos’è se non potere esprimere semplicemente il tuo disaccordo? Dire di no è la tua scelta!
 Ma non  è così semplice: la libertà può costare cara!
Perché per farlo devi fare i conti con una realtà che può essere tosta: quali conseguenze ti attendono? Che succede  dopo se ti neghi? Cosa perdi se dici no? E cosa guadagni dal rinunciare al tuo si? 
E qual è il magma che tiene e trattiene questa inarrestabile rinuncia? In  fondo in fondo , a pensarci bene, cosa regge e sorregge i tuoi tanti sforzi se non  bisogni semplici e lodevoli: essere amati e desiderati, affermarsi!
Dunque per non rinunciare alla libertà di un no, accettare di rinunciare al proprio Sè?

La rete delle relazioni ci avvolge e coinvolge da sempre: quando piccoli e da grandi.  L’amore e la considerazione altrui ci restituiscono chi siamo: la nostra persona.
Uscire dal cerchio magico dell’approvazione dell’altro ci apre ad un precipizio; è oltremodo impossibile!
Ma nel tempo che segna le nostre stagioni interiori,  la rinuncia al proprio Sé che si rinnova ogni volta che non ti esprimi e ti reprimi, rimarca solchi profondi di assenze e di vuoti incolmabili. E continuare ad ignorare quell’energia che  si oppone e che vuole incanalare sé nell’altro, per porsi ed esserci, per quanto ancora accettarlo?

A questo punto è chiaro che siamo nel dilemma  cui le relazioni ci aprono: noi o gli altri?

Seppure è dura dire di no…è peggio dire di no a se stessi!
E allora come uscirne se si è in una altalena del questa o quella scelta, che poi è diventata un dilemma? Come saltarne fuori se inevitabile, un dialogo interiore fatto di domande e risposte che sempre riportano al dilemma. Una strada senza uscita! E cosa si fa in una strada senza uscita? Si cerca una via di fuga:..COME? 

Nel silenzio, attraversandolo!
Il silenzio come superamento della parola, oltre la parola! Se la domanda incessante sfinisce, tu la finisci smettendo di risponderle.
E nella non risposta oltre la parola, la domanda si esaurisce e tu, a quel punto,  saprai cosa è meglio per te.














mercoledì 6 marzo 2019









RISVEGLI DI PRIMAVERA CHE IL CUORE SA
Quando pensiamo alla primavera, solitamente, sentiamo come una sorta di fremito del risveglio. E difatti, associamo alla stagione primaverile il risveglio stesso del  nostro corpo e dei sensi:  l’energia primaverile diventa la fonte della nostra stessa energia rinnovata. E dunque a proposito di risvegli e di rigenerazione dell’energia, oggi parliamo di cuore e lo facciamo con risultati scientifici alla mano che ci dimostrano come Il nostro cuore è capace di “risvegli” sempre ed in ogni stagione.

 LA MATEMATICA DEL CUORE
Attraverso la lunghissima esperienza di studio e ricerca realizzata dall’Istituto californiano Heart Math (letteralmente “matematica del cuore”), sono stati comunicati e diffusi rilievi misurabili sulla complessa attività cardiaca che il cuore genera.  Il cuore è a tutti gli effetti un cervello e parla come il cervello: attraverso 40 mila neuroni che producono un ormone antistress, l’ossitocina. Un’attività nervosa cardiaca che può arrivare a coinvolgere anche 120mila neuroni impegnati in un lavoro straordinario, in grado di generare stati di benessere e salute che corrispondono alla “resilienza”.  Uno stato fluido di benessere ma anche di vigore e resistenza. Infatti, resilienza  è riferita come “la capacità del nostro organismo di saper  reggere agli urti e alle avversità della vita. E ad evolversi”.

IL CUORE E’ UN CERVELLO RAFFINATO CAPACE DI RACCOGLIERE  INFORMAZIONI  DAL NOSTRO CORPO, DALLE NOSTRE EMOZIONI E TRASMETTERLE AL NOSTRO INTERO SISTEMA.
Questo tipo di attività così complessa è in grado di attivare una farmacia interna potente per cui possiamo pensare che la nostra salute non sia semplicemente il non essere malati, quanto uno stato, una condizione, di benessere e di potenza  vitale. Duratura, presente come un potenziale  che si può attivare in qualsiasi momento, anche in situazioni “negative”. Un cervello potente quello del cuore,  che ogni giorno ci mette in una costante leggerezza ed energia verde con le emozioni positive. Infatti , la ricerca realizzata presso l’ Heart math center, ci ha dimostrato come le emozioni positive quali la gratitudine, il valore di sé, la comprensione e compassione, l’amore; la fiducia; ma anche i ricordi belli di esperienze positive, mettono il cuore in una funzione di “coerenza cardiaca.

CHE COSA INDICA LA COERENZA CARDIACA?
E’ una funzione che corrisponde alla variabilità dell’intervallo tra un battito cardiaco e l’altro: questa variabilità, se regolare attraverso onde dette sinusoidi”, mette il cuore in una condizione di massima funzionalità, producendo con tali onde sinusoidali  un campo elettromagnetico che  ossigena potentemente il cuore, arriva al cervello ed al cervello enterico (il terzo cervello intestino). Il cuore senza sforzi e rapidamente,  invia segnali al cervello per modificare le reazioni di stress che il corpo vive.
Questo campo elettromagnetico non è limitato al nostro corpo ,ma lo attraversa e si amplifica al suo esterno, arrivando agli altri con cui siamo in relazione. In  questa  condizione ottimale di variabilità cardiaca ( HRV è la misura di variabilità della frequenza  cardiaca, ) le cellule del cuore si comportano esattamente come cellule nervose: ecco perché il cuore è un cervello assai raffinato, che è in grado di produrre, con la sua comunicazione sinusoidale, un ormone assai prezioso per il nostro organismo: l’ossitocina. Detta anche ormone della maternità perché l’ossitocina apre il parto al momento della nascita ; ma anche ormone dell’amore prodotto nell’ amplesso erotico. La scoperta però oggi va ben oltre! Sappiamo anche che quando il cuore è ben ossigenato dalle onde sinusoidi, produce questo ormone antistress che genera un pieno benessere e vigore:  in tale condizione viaggiamo fluidi, concentrati e carichi di energia vitale. Fantastico, vero?

COSA SUCCEDE PERO’ SE IL CUORE NON SI TROVA IN QUESTA CONDIZIONE? E’ CAOS CARDIACO!
Se siamo preoccupati, intimoriti dalle cose che non vanno come vorremmo, se proviamo  emozioni negative come paura e rabbia, con gli effetti che esse ci portano (risentimento, rivendicazione, frustrazione) entriamo in stati di squilibrio emotivo e quindi di ansia e stress del corpo: è in questa condizione che il cuore riduce la sua variabilità ed entra in “caos cardiaco”. Che intercetta immediatamente il nostro respiro: entriamo in apnea. E poi, in una escalation che aumenta la condizione di stress e della nostra risposta allo stress, entro un circolo vizioso pericolosissimo. Dal momento che è così che si costruiscono strati di accumuli di stress verso condizioni progressive patologiche: quanto più pericolosi quando spesso silenziosi. Pensiamo soltanto all’’infarto che diventa mortale quando non dà alcun segnale di dolore cardiaco.

Quando il cuore respira, ci fa respirare , ci ossigena e ci fa modificare lo stato di stress, ma solo e soltanto se lo addestriamo : mettendolo in stati emozionali positivi; ricercando immagini mentali con bei scenari; senza più cercare ragioni personali per cambiare. Cambiare, infatti, sembra proprio diventata una possibile decisione: piccola e semplicissima. Puoi decidere in pochissimi minuti di cambiare rotta ed invertirla: dal quotidiano che ti delude; da ciò che desideri e che non arriva; da aspettative senza prospettiva; persino oltre alla tristezza che provi per ciò che ti manca. Ed invece, intraprendere la strada del cuore: affidarti al suo respiroChe non vuol dire” rilassati”, “medita”, “combatti lo stress”.                                                                 
Il piccolo e semplice imperativo sta nel “concentrati sul respiro e cambialo! In un minuto o poco più : respira attraverso il diaframma ; con la respirazione bilanciata. Entra nell’ equilibrio che il nostro cuore ben conosce, perché antiche memorie di questo equilibrio, lui le ha! Dobbiamo solo imparare a fermarci e farci guidare dalle sue onde.                                                            

Ti ha interessato questo tema? Puoi approfondirlo scrivendomi; segui mio ind.mail :annamaria.agnano@gmail.com