LA MEDITAZIONE PUO' ESSERE
UN LINGUAGGIO PRATICABILE PER
CHI HA SUBITO UN TRAUMA...?
Car* Tutt*che mi seguite,
ho chiesto a Diego Barcellari, "Maestro Yoga" del Centro Yoga Orizzonti di Pescarolo di Cremona, di partecipare integrando il mio post sul trauma. Ed ecco il suo caro contributo sulla meditazione...
"Inizio con il dire che la meditazione è una necessità dell’uomo, come il mangiare
ed il dormire, e che se in alcuni luoghi della terra si è mantenuta viva non
significa che lì sia nata, anche se è noto che in oriente è più facile
incontrare le varie tecniche di meditazione.
Basta osservare i bambini quando si INCANTANO nei
loro giochi o recitano cantilene dondolandosi
con un ritmo continuo per capire che è parte di noi. E’ parte di noi
come gli elementi che ci compongono: la terra, l’acqua, l’aria, il fuoco….
La meditazione è un passo che ci porta più in
profondità verso noi stessi per ricongiungerci con il sé interiore, quello che
definirei il vero essere , figlio
dell’energia celeste che unisce tutti gli esseri e che per un fatto
straordinario ci permettere di sentirci individui.
Quando però si rimane troppo lontani dalla nostra
origine si perde in consapevolezza Il fisico ( la terra) la mente ( l’aria) ,
le emozioni ( l’acqua ), e lo spirito ( il fuoco), vengono vissuti
separatamente
Per questo con il trauma ci frammentiamo e
blocchiamo in quell’evento la continuità della nostra esperienza, definendo
quel momento un errore insormontabile: trasformando così il rapporto con noi stessi; perdendo il contatto con
l’origine e ancor più grave, rompendo il rapporto di fiducia che lega l’essere
con il sistema corpo-mente-emozioni . E’ così che diventa difficile entrare in
profondità ed accogliere quei segnali che ci urlano che qualcosa non va ,
aprendo la strada alla disfatta totale.
Ecco allora lo scopo della meditazione: unire
questi corpi separati , armonizzarli attraverso il respiro e l’ascolto.Ma non
ci si ferma qui, perché manca un elemento
importante , lo spirito, l’essenza del nostro sé interiore , quella particella
divina che ha bisogno di comunicare la nostra impronta originaria per la quale
siamo nati.
Qui non centra la religione, di nessun genere. Siamo esseri spirituali che fanno
una esperienza materiale, è qui l’origine della meditazione
E quando la nostra natura duale, corpo e spirito,
inizia a vibrare in armonia, in accordo con tutte le cellule del nostro corpo,
il cervello inizia a produrre onde ALFA che ci portano su di un altro piano. Ed è lì che incontriamo noi stessi: fermi
quasi immobili ; con il respiro appena accennato; la mente rilassata senza
pensieri; una pace entra e si diffonde
in noi e quando tutto è ammantato di serenità, nasce una gioia dal cuore . E’
in quel momento che lo spirito si manifesta e noi percepiamo l’abbraccio
immenso , il ritorno a casa, percepiamo non più dualità ma unità : non esiste
più il bello, il brutto, la gioia , la sofferenza, l’amore , l’odio. In
quell’ unità ricomposta, riconosciamo una sola voce, una sola energia. E’ in
questa condizione che le preoccupazioni non trovano più spazio, dal momento che
non hanno dove radicarsi perché non c’è
materia ma energia, PRANA…
:-) continua...Diego Barcellari
Insegnante del Centro Yoga Orizzonti:
Naturopata-Operatore Ayurveda-Referente metodo Kousmine