BENESSERE IN VACANZA O STRESS DA VACANZA?
Perché mai le vacanze
possono diventare fonte di malessere e stress?
Questo mio articolo che ti appresti a leggere è presente su RELISIR MAGAZINE. Lo condivido volentieri sul mio blog...E buona lettura a chi si è lasciato ispirare dal titolo.
Estate! Da sempre il tempo delle
vacanze, quando si è soliti, per lo più, fare le ferie. Che sia per partire
verso un viaggio o ritornare nei posti confortevoli di sempre; al mare ai monti
o ai laghi. Forse l’attesa è stata lunga; le 2 settimane, o 3, che attendono le
nostre vacanze di per sé rappresentano il momento più bello di tutto un anno di
lavoro e di impegni. Eppure, il rischio di stressarsi al rientro è molto alto:
senza entrare nei dettagli, ma
semplicemente riferendo la comune e diffusa condizione di stress dopo la
vacanza, dobbiamo pensare che diversi motivi possono portare a questo effetto:
per le donne in famiglia, la cura dei figli; come pure il tempo breve delle 2
settimane; le condizioni di viaggio con i rischi connessi e le ore impiegate
per il viaggio stesso. E
tuttavia, gli aspetti più interessanti implicati come cause dello stress,
inevitabilmente hanno a che fare con gli atteggiamenti e comportamenti umani,
ed in particolare, con le aspettative che ciascuno di noi ha rispetto a
qualsiasi cosa percepita come più o meno importante; rispetto al valore che
attribuiamo alle cose ed alle situazioni. Perciò, nel contesto della
vacanza, quello che dovremo ricercare è
il significato ed il valore che diamo ad essa.
Tu che cosa ti aspetti dalle tue vacanze?
È fondamentale prima di dedicarsi a questo periodo che attende
normalmente ciascuno di noi, per godere e vivere il benessere vacanziero, chiedersi “che cosa mi aspetto”
dal mio viaggio o dalle vacanze che intendo fare da sola/o o con la famiglia; oppure con gli amici; diretti verso un viaggio d’avventura o su di
un’ isola con resort; o anche, al posto confortevole al quale si ritorna ogni
volta per i luoghi conosciuti da sempre,
le persone che si ritrovano e il relax garantito.
Che cosa succede se non ci facciamo questa domanda
importante?
È assai probabile che se non hai chiaro che cosa aspettarti,
le vacanze di per sé saranno motivo di stress.
Le aspettative alimentano la nostra energia affettiva ed
emozionale; ci permettono di costruire un’esperienza immaginata ed anticipata dell’evento
che vivremo poi realisticamente. Pertanto, esse ci motivano, poiché creano nei
nostri percorsi mentali una rappresentazione, ossia un’immagine che carichiamo
di energia. Costruirsi quindi una rappresentazione, significa farsi una serie
di immagini mentali come sequenze e
scene di un film, collegate al viaggio, alla vacanza e all’esperienza
desiderata. La rappresentazione può
essere già essa fonte di stress, quando non coincide realisticamente con quella
che sarà l’esperienza effettiva della vacanza. O almeno, è assai raro che ciò
che si è immaginato, poi, di fatto accade!
Come funzionano le aspettative nella nostra vita?
Da sempre, nella nostra esperienza di umani ed esseri
sociali, con gli altri, in tutte le situazioni che viviamo, siamo in relazione:
con noi stessi, gli altri, il mondo. E questo influenza il nostro atteggiamento,
la nostra percezione; il nostro approccio mentale e produce una specifica e
soggettiva modalità di risposta agli stimoli che continuamente ci arrivano
dall’ambiente esterno ed interno. Influenzando anche il modo di agire o reagire
con maggiore o minore impiego di energia, e con una risposta stress più o meno elevata.
Un’ emozione in allerta
La delusione… È senz’altro
l’emozione più immediata che proviamo quando le aspettative non si sono
realizzate rispetto alla situazione attesa: ossia, se ciò che abbiamo
immaginato non accade (immagini proprio
come scene che sono state filmate nel corso del desiderio; la costruzione
mentale intorno a ciò che abbiamo desiderato); se quel film immaginato non
trova nella pratica l’esatta realizzazione. Perciò, se la distanza tra ciò che
è atteso e ciò che realisticamente si realizza è ampia, allora la delusione
sarà forte.
E’ questa emozione che
produce lo stato di frustrazione, che a
sua volta, se non elaborato, genera una
condizione di stress più duratura. Sarà questa stessa condizione di
stress a generare l’alterazione dell’ormone stress, meglio conosciuto come il
cortisolo. Oggi, inoltre, la ricerca più avanzata ci ha mostrato e dimostrato come
funziona la comunicazione tra emozioni, ormoni e sistema immunitario; come la risposta
immunitaria viene alterata in situazioni di stress prolungato, provocando l’insorgenza
di disturbi e patologie che nel tempo possono complicarsi ed aggravarsi.
Come allenarsi per non cadere nella trappola?
Frammentare le aspettative e progettare
diversi obiettivi di vacanza. Se cominciamo a riconsiderare la vacanza come un progetto
vacanza in un arco di tempo dell’anno; costruendo diversi modi di realizzare la vacanza (con w.end; gite; un’attività sportiva;
un hobby), sino ad arrivare alla vacanza quotidiana: ossia i 10 minuti al
giorno, da considerare come un momento
prezioso in cui concedersi lo svago, l’ozio, il relax. Il segreto della piccola cosa quotidiana che tiene e
trattiene il nostro equilibrio. La piccola vacanza al giorno ci mette in
condizioni di benessere: costruisce la condizione psicofisica ed energetica
ottimale ed attiva l’ ormone ossitocina. Questo ormone, anche detto
dell’amore(1), ci mette in uno stato di puro piacere. Prendersi perciò la piccola vacanza di 10
minuti al giorno può promuovere la nostra salute, dandoci il piccolo piacere
SEMPRE!
Cambia la tua aspettativa. Cambiare
la percezione conseguentemente al cambiamento delle aspettative, significa
cambiare l’esperienza stessa della vacanza e permettersi quindi di godere, in
un periodo più diluito e spalmato del nostro tempo di vita, molteplici piccole
esperienze di vacanza, senza dover attendere l’unico momento così agognato ed
atteso che, inevitabilmente, è destinato al fallimento. Ed alle sue
conseguenze.
Nota 1 : Questo
ormone viene anche detto della maternità, o dell’amore, come lo ha definito
Michel Odent, famoso medico ostetrico, poiché particolarmente presente al
momento del parto, sia per favorire la nascita, sia per stimolare la montata
lattea e far partire l’allattamento. L’ ossitocina regola tutti gli aspetti del
comportamento riproduttivo femminile e maschile: influenza il desiderio
sessuale, incide sull’ovulazione e sull’attività degli spermatozoi, viene
secreto durante i rapporti sessuali, governa l’orgasmo.