RISVEGLI DI PRIMAVERA CHE IL CUORE SA
Quando pensiamo alla primavera, solitamente, sentiamo come
una sorta di fremito del risveglio. E
difatti, associamo alla stagione primaverile il risveglio stesso del nostro corpo e dei sensi: l’energia primaverile diventa la fonte della
nostra stessa energia rinnovata. E
dunque a proposito di risvegli e di rigenerazione dell’energia, oggi parliamo
di cuore e lo facciamo con risultati scientifici alla mano che ci dimostrano
come Il nostro cuore è capace di “risvegli” sempre ed in ogni stagione.
LA MATEMATICA DEL
CUORE
Attraverso la lunghissima esperienza di studio e ricerca
realizzata dall’Istituto californiano Heart Math (letteralmente “matematica del
cuore”), sono stati comunicati e diffusi rilievi misurabili sulla complessa
attività cardiaca che il cuore genera. Il cuore è a tutti gli effetti un cervello e
parla come il cervello: attraverso 40 mila neuroni che producono un ormone
antistress, l’ossitocina. Un’attività nervosa cardiaca che può arrivare a
coinvolgere anche 120mila neuroni impegnati in un lavoro straordinario, in
grado di generare stati di benessere e salute che corrispondono alla
“resilienza”. Uno stato fluido di
benessere ma anche di vigore e resistenza. Infatti, resilienza è riferita come “la capacità del nostro
organismo di saper reggere agli urti e
alle avversità della vita. E ad evolversi”.
IL CUORE E’ UN
CERVELLO RAFFINATO CAPACE DI RACCOGLIERE
INFORMAZIONI DAL NOSTRO CORPO,
DALLE NOSTRE EMOZIONI E TRASMETTERLE AL NOSTRO INTERO SISTEMA.
Questo tipo di attività così complessa è in grado di attivare
una farmacia interna potente per cui possiamo pensare che la nostra salute non
sia semplicemente il non essere malati, quanto uno stato, una condizione, di
benessere e di potenza vitale. Duratura,
presente come un potenziale che si può
attivare in qualsiasi momento, anche in situazioni “negative”. Un cervello
potente quello del cuore, che ogni
giorno ci mette in una costante leggerezza ed energia verde con le emozioni
positive. Infatti , la ricerca realizzata presso l’ Heart math center, ci ha
dimostrato come le emozioni positive quali la gratitudine, il valore di sé,
la comprensione e compassione, l’amore; la fiducia; ma anche i ricordi belli di esperienze positive, mettono
il cuore in una funzione di “coerenza
cardiaca”.
CHE COSA INDICA LA COERENZA CARDIACA?
E’ una funzione che corrisponde alla variabilità dell’intervallo
tra un battito cardiaco e l’altro: questa variabilità, se regolare attraverso
onde dette sinusoidi”, mette il cuore in una condizione di massima
funzionalità, producendo con tali onde
sinusoidali un campo elettromagnetico
che ossigena potentemente il cuore,
arriva al cervello ed al cervello enterico (il terzo cervello intestino). Il
cuore senza sforzi e rapidamente, invia
segnali al cervello per modificare le reazioni di stress che il corpo vive.
Questo campo elettromagnetico non è limitato al nostro corpo
,ma lo attraversa e si amplifica al suo esterno, arrivando agli altri con cui
siamo in relazione. In questa condizione ottimale di variabilità cardiaca (
HRV è la misura di variabilità della frequenza
cardiaca, ) le cellule del
cuore si comportano esattamente come cellule nervose: ecco perché
il cuore è un cervello assai raffinato, che è in grado di produrre, con la sua
comunicazione sinusoidale, un ormone assai prezioso per il nostro organismo: l’ossitocina. Detta anche ormone della
maternità perché l’ossitocina apre il parto al momento della nascita ; ma anche
ormone dell’amore prodotto nell’ amplesso erotico. La scoperta però oggi va ben
oltre! Sappiamo anche che quando il cuore è ben ossigenato dalle onde
sinusoidi, produce questo ormone antistress che genera un pieno benessere e
vigore: in tale condizione viaggiamo
fluidi, concentrati e carichi di energia vitale. Fantastico, vero?
COSA SUCCEDE PERO’ SE IL CUORE NON SI TROVA IN QUESTA CONDIZIONE? E’ CAOS CARDIACO!
Se siamo preoccupati, intimoriti dalle cose che non vanno
come vorremmo, se proviamo emozioni
negative come paura e rabbia, con gli effetti che esse ci portano (risentimento,
rivendicazione, frustrazione) entriamo in stati di squilibrio emotivo e quindi
di ansia e stress del corpo: è in questa condizione che il cuore riduce la sua
variabilità ed entra in “caos cardiaco”. Che intercetta immediatamente il
nostro respiro: entriamo in apnea. E poi, in una escalation che aumenta la condizione
di stress e della nostra risposta allo stress, entro un circolo vizioso
pericolosissimo. Dal momento che è così che si costruiscono strati di accumuli
di stress verso condizioni progressive patologiche: quanto più pericolosi
quando spesso silenziosi. Pensiamo soltanto all’’infarto che diventa mortale
quando non dà alcun segnale di dolore cardiaco.
Quando il cuore respira, ci fa respirare , ci ossigena e ci fa modificare lo stato di stress, ma solo e soltanto se lo addestriamo : mettendolo in stati emozionali positivi; ricercando immagini mentali con bei scenari; senza più cercare ragioni personali per cambiare. Cambiare, infatti, sembra proprio diventata una possibile decisione: piccola e semplicissima. Puoi decidere in pochissimi minuti di cambiare rotta ed invertirla: dal quotidiano che ti delude; da ciò che desideri e che non arriva; da aspettative senza prospettiva; persino oltre alla tristezza che provi per ciò che ti manca. Ed invece, intraprendere la strada del cuore: affidarti al suo respiro. Che non vuol dire” rilassati”, “medita”, “combatti lo stress”.
Il piccolo e semplice imperativo sta nel “concentrati sul respiro e cambialo! “ In un minuto o poco più : respira
attraverso il diaframma ; con la respirazione bilanciata. Entra nell’ equilibrio
che il nostro cuore ben conosce, perché antiche memorie di questo equilibrio, lui le ha! Dobbiamo solo imparare a fermarci e farci guidare dalle
sue onde.
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