giovedì 29 agosto 2013

RIFLESSI DI PSICOLOGIA QUOTIDIANA - RESILIENZA E FELICITA'?


RIFLESSI DI PSICOLOGIA QUOTIDIANA

RESILIENZA E FELICITA'…Ma in fondo, esiste un segreto per la felicita? 
1° parte


Perché due persone reagiscono in modo diverso rispetto allo stesso evento drammatico o difficile che  si trovano a vivere? Che cosa interviene o condiziona le loro differenti reazioni e stati d'animo? Ve lo siete mai chiesto? Nel nostro percorso evolutivo attraverso i millenni, ci siamo attrezzati, per cosi ì dire, adattandoci  al nostro ambiente e sopravvivendovi. 

Non e’ stato forse così per i nostri antenati precursori che hanno dovuto affrontare condizioni estreme? Modificando  le loro abitudini e cambiando anche ambiente, perché quello in cui avevano vissuto fino a quel momento non era più sicuro, o non garantiva loro condizioni di sopravvivenza ! 

Se approfondiamo cosa  è successo nel corso di questa evoluzione, scopriamo che abbiamo costruito una soglia di adattamento, ossia siamo diventati capaci di “allarmarci” in situazioni di difficoltà; oppure ogni volta che il nostro equilibrio raggiunto viene messo alla prova da qualsiasi cosa ci succede(situazioni esterne o interne al nostro organismo che possiamo qualificare come stress). E in queste situazioni di squilibrio, siamo in grado di allertarci. Infatti, è proprio questo che accade dentro di noi, scatta un meccanismo di allarme: il cuore si accelera, il respiro affannoso, e, tutti noi,  sappiamo cosa accade in quei momenti. Un piccolo e semplice esempio. Vi sarà successo almeno una volta, d’improvviso, mentre state guidando, un gatto, ad esempio, ( e non necessariamente deve essere nero!) vi si para davanti e voi, all’ultimo istante, fate una rapidissima manovra di sterzo per evitarlo! Vi ricordate quella specie di vuoto che vi sale allo stomaco? E’ l’adrenalina: l’allarme rispetto al quale vi si accelera il ritmo cardiaco ed il respiro sembra diventare corto, sudate!  Vi trovate, quindi, in uno stato di totale vigilanza(detto stato di lotta o fuga) e siete pronti ad affrontare quella situazione; così, i vostri sensi allertati vi fanno fare qualcosa di preciso, di rapido. Dunque sterzate per evitare il gatto…Dopo di che, lentamente il vostro cuore decelera, anche il respiro e l’intero organismo  abbassa le sue risposte.  E voi, riprendete tranquilli la  vostra guida.

La soglia di adattamento, dunque, ha una caratteristica ereditata attraverso l’evoluzione della specie umana. Poi, però,  a determinarla ci pensano lambiente nel quale cresciamo, la nostra storia personale e le modalità con cui noi stessi interagiamo con il nostro ambiente. Per cui impariamo a reagire attraverso capacità più o meno sviluppate di risposte emotivo-cognitive, che possono essere di resilienza o di resistenza: tradotto, ciò vuol significare che sviluppiamo una soglia di tolleranza alla frustrazione, condizione di percezione dello sforzo che  si deve compiere nella situazione che si sta affrontando al momento in cui essa viene percepita come allarmante.


Mi fermo a questa prima parte. Aspettatemi presto per la seconda. 
Intanto, Vi siete riconosciuti nella situazione alla guida? Vi è successa la stessa cosa o qualcosa di simile?

Lasciami un tuo contributo-commento.

A presto 
La Vostra Annamaria





iscriviti ( se non sei già iscritto) a google + clicca su commenti
inserisci semplicemente user name e una password
scrivimi la tua parola nello spazio commenti
oppure manda una e-mail annamaria.agnano@gmail.com


Disclaimer
Le informazioni contenute in questo blog sono puramente divulgative.
Questo Blog non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e periodica non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n* 62
del 07 Marzo 2001. Inoltre le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e valutate di pubblico dominio. Qualora il loro utilizzo violasse diritti d’autore scrivete una mail al seguente indirizzo annamaria.agnano@gmail.com e le immagini in questione verranno immediatamente rimosse.



Nessun commento:

Posta un commento