martedì 8 luglio 2014

AIUTO! IL MIO PARTNER SOFFRE D' ANSIA






















Aiuto! Il mio partner soffre d'ansia!
  
Diffusamente, l'ansia è diventata una condizione problematica che non solo vincola e riduce la vita di chi ne soffre, circoscrivendo i suoi spazi di decisionalità; di impegni ed uscite;influendo sulle relazioni con gli altri. L'ansia vissuta dalla parte di chi vive accanto a chi ne soffre è un' altra faccia del problema e non per questo è meno complicata!
Quello di cui voglio parlarvi in questo articolo, e in modo molto concreto, è come considerare non tanto gli aspetti psicologici di chi l'ansia la" subisce", quanto di che cosa di solito fa la persona il cui partner ne soffre.

Di solito se ne parla... perché "se ti confidi è bene"...
Questa è una delle principali soluzioni che la persona attiva e che agisce all'interno della coppia. 
"Se me ne parli, poi stai meglio" è il messaggio che circola tra i due; "se mi vuoi bene mi devi ascoltare" perché è questo che mi aiuta ad affrontare l'ansia...
La convinzione diffusa nella relazione d'amore è che confidenza ed ascolto siano i criteri di base dell'amore: solo così l'amore si manifesterebbe nella sua pienezza. Certo, in generale, il momento di intimità degli amanti è espressione del loro amore! Non quando però c'è un disturbo d'ansia che, inevitabilmente, influenza la coppia.

Più me ne parli, più l'ansia si socializza.
A ben pensarci, il meccanismo dell'ansia funziona in modo esattamente paradossale. Il parlarne serve proprio a socializzarla:verbalizzarla, trovare le ragioni, spiegare e rassicurare, sono i modi che servono proprio a socializzarla. E questo, paradossalmente la rafforza l'ansia, fissandola.

Se ti ascolto...ti aiuto e se ti aiuto non ce la puoi fare da solo!
Nella situazione di ansia, la persona che ascolta aiuta il proprio partner ed in tal caso, il messaggio immediato che passa è " ti voglio bene, ti amo e quindi puoi sempre contare su di me"
Ma più sottilmente ne passa un altro: tu senza di me non ce la puoi fare. Senza il mio aiuto non potrai mai farcela! 

 Se tu eviti...io sono tuo complice!                               
Chi soffre d'ansia di solito attua una soluzione che serve proprio a controllare le spiacevoli manifestazioni dell'ansia: evitare tutte le situazioni in cui essa si manifesta.Per chi gli vive accanto diventa immediato appoggiare completamente questi momenti e quindi, in tal senso, diventarne complice.Arrivando a proteggere del tutto il partner nei suoi evitamenti!

L'ansia diventa un tratto della relazione
L'ansia definisce due posizioni chiare e rigide: uno sta male e l'altro gli deve aiuto.Ciò implica che queste posizioni li obbliga a ripetere se stessi come gli attori che interpretano la stessa parte sul palcoscenico.
Ma, a ben pensarci, questo ha come effetto che la relazione perda i suoi tratti di luogo-spazio esplorativo di sé all'altro, in cui ciascuno può e deve crescere e la relazione di conseguenza!
Per assumere invece, attraverso la ripetizione dei copioni, la forma di una relazione disfunzionale e rigida.


Alcuni tratti-effetto di tali soluzioni che finiscono con il ripetere schemi ed irrigidire il rapporto, sono: una forma di dipendenza che intreccia questo tipo di legame; il sentimento di rivendicazione e risentimento che la persona, sentendosi intrappolata, trattiene internamente con un'aggressività passiva; o esternalizzata ed attiva, quando può sfociare in conflitto. In tal caso, accusando l'altro apertamente.

La consulenza qualificata di uno psicologo di formazione strategica è in grado di intervenire in questo tipo di soluzioni attuate nel tentativo di risolvere il disturbo di chi si ama e che finisce con l'intrappolare  la loro relazione, facendo anche da amplificatore e causa dell'ansia...


Dr.ssa Annamaria Agnano

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annamaria.agnano@gmail.com e ti risponderò.


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