mercoledì 1 agosto 2018

BENESSERE IN VACANZA O STRESS DA VACANZA?



BENESSERE IN VACANZA O STRESS DA VACANZA?

Perché mai le vacanze possono diventare fonte di malessere e stress?                           

Questo mio articolo che ti appresti a leggere è presente su RELISIR MAGAZINE. Lo condivido volentieri sul mio blog...E buona lettura a chi si è lasciato ispirare dal titolo.

Estate! Da sempre il tempo delle vacanze, quando si è soliti, per lo più, fare le ferie. Che sia per partire verso un viaggio o ritornare nei posti confortevoli di sempre; al mare ai monti o ai laghi. Forse l’attesa è stata lunga; le 2 settimane, o 3, che attendono le nostre vacanze di per sé rappresentano il momento più bello di tutto un anno di lavoro e di impegni. Eppure, il rischio di stressarsi al rientro è molto alto: senza  entrare nei dettagli, ma semplicemente riferendo la comune e diffusa condizione di stress dopo la vacanza, dobbiamo pensare che diversi motivi possono portare a questo effetto: per le donne in famiglia, la cura dei figli; come pure il tempo breve delle 2 settimane; le condizioni di viaggio con i rischi connessi e le ore impiegate per il viaggio stesso. E tuttavia, gli aspetti più interessanti implicati come cause dello stress, inevitabilmente hanno a che fare con gli atteggiamenti e comportamenti umani, ed in particolare, con le aspettative che ciascuno di noi ha rispetto a qualsiasi cosa percepita come più o meno importante; rispetto al valore che attribuiamo alle cose ed alle situazioni. Perciò, nel contesto della vacanza,  quello che dovremo ricercare è il significato ed il valore che diamo ad essa.

Tu che cosa ti aspetti dalle tue vacanze?
È fondamentale prima  di dedicarsi a questo periodo che attende normalmente ciascuno di noi, per godere e  vivere il benessere  vacanziero, chiedersi “che cosa mi aspetto” dal mio viaggio o dalle vacanze che intendo fare da sola/o  o con la famiglia; oppure con gli amici;  diretti verso un viaggio d’avventura o su di un’ isola con resort; o anche, al posto confortevole al quale si ritorna ogni volta per i luoghi conosciuti  da sempre, le persone che si ritrovano e il relax garantito.

Che cosa succede se non ci facciamo questa domanda importante?
È assai probabile che se non hai chiaro che cosa aspettarti, le vacanze di per sé saranno motivo di stress. 
Le aspettative  alimentano la nostra energia affettiva ed emozionale; ci permettono di costruire un’esperienza immaginata ed anticipata dell’evento che vivremo poi realisticamente. Pertanto, esse ci motivano, poiché creano nei nostri percorsi mentali una rappresentazione, ossia un’immagine che carichiamo di energia. Costruirsi quindi una rappresentazione, significa farsi una serie di immagini mentali  come sequenze e scene di un film, collegate al viaggio, alla vacanza e all’esperienza desiderata. La rappresentazione  può essere già essa fonte di stress, quando non coincide realisticamente con quella che sarà l’esperienza effettiva della vacanza. O almeno, è assai raro che ciò che si è immaginato, poi, di fatto accade!

Come funzionano le aspettative nella nostra vita?
Da sempre, nella nostra esperienza di umani ed esseri sociali, con gli altri, in tutte le situazioni che viviamo, siamo in relazione: con noi stessi, gli altri, il mondo. E questo influenza il nostro atteggiamento, la nostra percezione; il nostro approccio mentale e produce una specifica e soggettiva modalità di risposta agli stimoli che continuamente ci arrivano dall’ambiente esterno ed interno. Influenzando anche il modo di agire o reagire con maggiore o minore impiego di energia,  e con una risposta stress più o meno elevata.

Un’ emozione in allerta
La delusione… È senz’altro l’emozione più immediata che proviamo quando le aspettative non si sono realizzate rispetto alla situazione attesa: ossia, se ciò che abbiamo immaginato non accade (immagini  proprio come scene che sono state filmate nel corso del desiderio; la costruzione mentale intorno a ciò che abbiamo desiderato); se quel film immaginato non trova nella pratica l’esatta realizzazione. Perciò, se la distanza tra ciò che è atteso e ciò che realisticamente si realizza è ampia, allora la delusione sarà forte.       
E’ questa emozione che produce lo stato di frustrazione, che  a sua volta, se non elaborato, genera una  condizione di stress più duratura. Sarà questa stessa condizione di stress a generare l’alterazione dell’ormone stress, meglio conosciuto come il cortisolo. Oggi, inoltre, la ricerca più avanzata ci ha mostrato e dimostrato come funziona la comunicazione tra emozioni, ormoni e sistema immunitario; come la risposta immunitaria viene alterata in situazioni di stress prolungato, provocando l’insorgenza di disturbi e patologie che nel tempo possono complicarsi ed aggravarsi.

Come allenarsi per non cadere nella trappola?                                                                     Frammentare le aspettative e progettare diversi obiettivi di vacanza. Se cominciamo a riconsiderare la vacanza come un progetto vacanza in un arco di tempo dell’anno; costruendo  diversi modi di realizzare la  vacanza (con w.end; gite; un’attività sportiva; un hobby), sino ad arrivare alla vacanza quotidiana: ossia i 10 minuti al giorno, da considerare come  un momento prezioso in cui concedersi lo svago, l’ozio, il relax. Il segreto  della piccola cosa quotidiana che tiene e trattiene il nostro equilibrio. La piccola vacanza al giorno ci mette in condizioni di benessere: costruisce la condizione psicofisica ed energetica ottimale ed attiva l’ ormone ossitocina. Questo ormone, anche detto dell’amore(1), ci mette in uno stato di puro piacere. Prendersi perciò la piccola vacanza di 10 minuti al giorno può promuovere la nostra salute, dandoci il piccolo piacere SEMPRE!

Cambia la tua aspettativa.                                                                                                                      Cambiare la percezione conseguentemente al cambiamento delle aspettative, significa cambiare l’esperienza stessa della vacanza e permettersi quindi di godere, in un periodo più diluito e spalmato del nostro tempo di vita, molteplici piccole esperienze di vacanza, senza dover attendere l’unico momento così agognato ed atteso che, inevitabilmente, è destinato al fallimento. Ed alle sue conseguenze.

Nota 1 : Questo ormone viene anche detto della maternità, o dell’amore, come lo ha definito Michel Odent, famoso medico ostetrico, poiché particolarmente presente al momento del parto, sia per favorire la nascita, sia per stimolare la montata lattea e far partire l’allattamento. L’ ossitocina regola tutti gli aspetti del comportamento riproduttivo femminile e maschile: influenza il desiderio sessuale, incide sull’ovulazione e sull’attività degli spermatozoi, viene secreto durante i rapporti sessuali,  governa l’orgasmo.                                                                                                                                               



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