venerdì 7 ottobre 2016



CALEIDOSCOPIO: ALTRE VISIONI ...DI MALATTIA  SINDROMI E DINTORNI.



La fibromialgia: 
estratto da intervista con l'immunologo 
Dott Angelo Maria Di Fede 
in quanto sindrome, e non patologia, risulta essere l’ alterazione di alcune sostanze,per lo  più elettroliti) che vengono a mancare nelle fibrocellule muscolari. Le fibrocellule muscolari, di qualsiasi parte del nostro corpo, hanno un movimento simile allo scorrimento dell' una sull’altra. Perché questo movimento sia sempre funzionale sono necessarie vitamine, calcio e fosforo, (elettroliti in genere) che devono permettere lo scorrimento delle fibrocellule l’una sull’altra.  Queste fibrocellule sono formate da ACTINA E MIOSINA. Nel loro scorrere perpetuo gli elettroliti vengono consumati e devono essere integrati in continuazione. Se invece il sangue si impoverisce di tali elettroliti perché li utilizza per combattere lo stato di acidosi, le fibrocellule non hanno più la possibilità di contrarsi bloccandosi. La fase successiva al blocco della contrazione è la mancanza di ossigeno a valle che come conseguenza determinerà uno stato di ipossia più o meno grave  del muscolo.Se questo stato viene mantenuto per un tempo piuttosto lungo, allora viene inviato al cervello un messaggio di allarme (dolore). Dal mio punto di vista é sbagliato curare il dolore, perché è solo un campanello d’allarme che va interpretato. Se non lo facciamo  non risolviamo il problema e continuiamo a dare farmaci antidolorifici o antiinfiammatori acidificando sempre di più il sangue con conseguente riduzione degli elettroliti basici senza arrivare ad una soluzione definitiva.



IL PUNTO DI VISTA DELLO PSICOLOGO  NEL CONTESTO RELAZIONALE E PSICOSOCIALE.Dott. Annamaria Agnano

La mia ricerca e lettura del dolore fibromialgico, centrale di questa sindrome, avviene attraverso la primissima lente della comunicazione umana e della interazione, che costituiscono la base delle relazioni e che quindi  sono il contesto nel quale si sviluppa una risposta fibromialgica. Se vogliamo  leggere complessivamente ed in modo sistemico il dolore fibromialgico, dobbiamo assolutamente considerare gli aspetti relazionali che la persona vive sia con se stesso sia con gli altri, familiari ed oltre, nell'ambiente anche fisico.
Il supporto psicologico e la stessa psicoterapia non possono assolutamente ignorare lo stile e l'approccio emotivo e sentimentale che la persona ha con se stesso in relazione con gli altri; l'auto percezione, la percezione degli altri e del mondo; come comunica con se stesso e con gli altri e le aspettative quindi che sviluppa nella sua vita, personale, lavorativa e sociale. Questa è una premessa sulla quale possiamo poi andare a fare delle specificazioni.. ;) puoi leggere ancora http://annamariagnano.blogspot.it/2013/10/il-dolore-fibromialgico.html

Se vuoi saperne di più scrivi a Caleidoscopio, rubrica multidisciplinare 
ind. mail: annamaria.agnano@gmail.com 




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