domenica 7 aprile 2013

Postur...abil...mente. Quanto le emozioni influenzano la postura?




Studio Agnano
Fisiotech srl
          

    Posturabilmente  

Quanto le emozioni influenzano la postura?




“LA POSTURA” è un'espressione di ciò che siamo nel profondo, abito con cui ci vestiamo nel percorso di vita. Sin dalla nascita! Da qui in poi, molti sono i traumi che abbiamo subìto:dal parto agli incidenti; dai lutti dei cari alle  delusioni emotivo- sentimentali; dagli insuccessi scolastici… ad altri fallimenti… E se in queste condizioni non si sono trovate le giuste risposte emotive e le adeguate soluzioni fisiche, allora il dolore e, di conseguenza, la protezione dal dolore, ci costruiscono posture rigide, sia fisiche sia emotive, limitanti del nostro benessere e della nostra salute mentale.

L’abito mentale e la postura che assumiamo diventano uno stile fatto di atti o atteggiamenti  personali, espressivi del nostro percepire e sentire, che intrecciano i fatti della vita e delle relazioni che elaboriamo come la trama di un tessuto. E che questo risulti un prezioso broccato, piuttosto che un cotone smunto e sfibrato, è comunque di questo tessuto che ci vestiamo nelle differenti circostanze che viviamo nell’ambiente in cui ci ritroviamo. 
L’adattamento all’ambiente è permeato di meccanismi ereditati, virtuosi, di autoconservazione; inoltre, esso si costruisce attraverso il patrimonio esperienziale e culturale: le proprie idee sul mondo e sugli altri, sulla personalità e carattere che si hanno; le certezze ed insicurezze; il valore che si sa di sprigionare o che invece si sa, con dolore e rabbia, di non riuscire ad avere o che gli altri non riconoscono. Questi i fili più o meno pregiati, aderenti o smisurati nella loro intessitura, compatti ed interi, o altrimenti disgregati e scomposti, che ci fanno muovere con preservazione e diffidenza o invece con perseveranza e confidenza.
Preservati e diffidenti, si rischia di assumere rigidità e resistenza al fine di proteggersi; confidenti e perseveranti, ci si predispone ad una differente scoperta, ad una differente soglia adattiva. 
L’adattamento è un processo, e come tale, essendo dinamico, è modificabile: le abilità si perfezionano, si limano e modellano come la creta. Siamo potenzialmente più che adattivi, il nostro cervello è plastico e le relazioni ed interazioni sociali ci rendono più abili a sviluppare capacità più fluide e plastiche. Dalle più recenti ricerche si evidenzia una correlazione tra lo sviluppo della nostra intelligenza sociale ed il nostro benessere. L’esperienza percettivo-sensoriale che si costruisce attraverso i sensi con i quali percepiamo (vista, udito, tatto, olfatto e gusto) e dalla quale partiamo nel nostro interagire con l’ambiente interno ed esterno, ci può muovere verso una soglia adattiva più o meno variegata: più essa è variegata e fluida, più siamo capaci di adattarci anche a sforzi o difficoltà che incontriamo nel corso di vita. COME? In che modo avvicinarsi a questi temi così centrali della nostra persona e del nostro equilibrio?


News da "POSTURABILMENTE"...
Sviluppano l’argomento attraverso due diversi approcci, ma in una chiave integrata, la Dott. Annamaria Agnano, Psicologa e Psicoterapeuta e Claudio Ferraresi Fisioterapista di Fisiotech, (centro di riabilitazione e posturologia) che hanno comunicato il Progetto Posturabilmente in una conferenza ad esso dedicata e che così riportano:
il primo incontro conferenza POSTURABILMENTE ha centrato il suo obiettivo: sono arrivate persone adulte e famiglie, le quali hanno riportato esperienze di traumi muscolari e di dolori tipici che oggi abbiamo riletto attraverso il nostro approccio integrato tra posturologia e postura emozionale-mentale. In una lettura sistemica, il trauma del bambino che a 3 anni si rompe la tibia e che oggi, a 8, non cammina in modo coordinato, viene da noi ri-valutato per scoprire nuove risorse e modalità di risposte più complete al problema presentatosi come complesso!
Ed anche per il caso della madre che ci racconta della diagnosi di postura scomposta che il fisiatra riconosce al figlio di 9 anni, evidentemente dovremo nuovamente valutare sia la postura scomposta ma anche il contesto familiare in cui si colloca tale problema. Nell'interazione avuta con la madre, ella  ci riporta che la nascita del secondo figlio è stata motivo  di gelosia da parte del fratello! Tenendo in considerazione questa informazione, la mia valutazione non può non rilevare le posizioni che in genitori hanno preso rispetto alle reazioni di gelosia del piccolo. Che cosa gli hanno comunicato?  E come? Quali interazioni hanno influenzato le reazioni tra i genitori ed il loro bambino? Che correlazione c'è tra il problema di oggi e come è stato vissuto ed affrontato sul momento l'evento familiare complicato? E dunque si apre un luogo interessante attraverso il quale evolvere e dare slancio alla postura emozionale dell’intero sistema familiare che meglio risponda all’intervento dei Colleghi posturologi!
Nel corso della serata abbiamo poi interagito con la giovane donna che chiede del bite notturno (prescrittole dal suo dentista) e ci riporta anche il dolore cronico alla schiena e il suo collegamento con una serie di disturbi psicosomatici. Anche per lei avremo diverse relazioni da stabilire quando andremo a valutare!
Ascoltando questi casi siamo convinti che la nostra valutazione integrata tra posturologia e valutazione delle posture emozionali, possa dare esiti interessanti.
   
E’ evidente che, così come nel corso della serata abbiamo ribadito, Posturabilmente non è solo un programma che può essere seguito per l'equilibrio emozionale e posturale; esso rappresenta inoltre per noi esperti una forte spinta a cooperare e ad agire unitamente al momento della valutazione, decidendo, di volta in volta, gli interventi da praticare.




Postur.abil.mente  è un progetto realizzato da Studio Agnano e Fisiotech


Redatto e curato da
Dott.ssa, Annamaria Agnano




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