mercoledì 3 ottobre 2018

QUANDO IL LINGUAGGIO CHE USIAMO CI USA... Se i modi di dire diventano i nostri modi di essere, che fare?





QUANDO IL LINGUAGGIO CHE USIAMO CI USA... 
SE I MODI DI DIRE DIVENTANO I NOSTRI MODI DI ESSERE, CHE FARE?


Dico che è troppo presto, ma poi che è troppo tardi...Non ho più tempo...Ho tutto il tempo davanti...Son troppo vecchio... sono troppo giovane...Non riesco, non ce la faccio...Se mi vuoi bene fai come ti dico...Fallo per me... Lo faccio per te...Mi fai soffrire...Ti amo da morire...Non ci voglio pensare...Ci devo pensare bene...Come posso decidere...Basta, decido!
E giù...Quanti e quali? Prova a pensarci!



Il linguaggio è la condizione nella quale ci formiamo dai tempi in cui, tutti noi, siamo nel grembo materno. Un ambiente che attraversiamo evolvendoci, crescendo nella forma e sostanza, nutriti attraverso il cordone ombelicale; oggi, sappiamo con le  emozioni materne trasferite alle quali ci adattiamo meglio o peggio, sviluppando la nostra prima impronta, l'IMPRINTING, al come reagiremo allo stress una  volta adulti; prima ancora che negli anni della formazione. Così come la ricerca scientifica ha dimostrato, e gli studi attuali vanno
 in questa direzione, la possibilità di modificare il nostro percorso genetico attraverso uno stile di vita appreso e preso, ovverosia praticato nel quotidiano e in uno stile di vitam che ci permetta di influenzare il nostro percorso tracciato, evolvendolo;  in modo da modificare ciò che è scritto attraverso i nostri comportamenti, gli atteggiamenti e l'approccio stesso entro uno STILE DI VITA scelto e riformulato. 
Il nostro DNA non definisce il nostro destino, le scelte di vita che faremo o le emozioni che proveremo. Il linguaggio però lo fa: ci forma e per-forma, costruendo per noi i presupposti di tutte le scelte, di tutte le decisioni, di tutte le emozioni che influenzeranno il nostro stare in relazione a noi stessi, con gli altri, con il mondo.


Quanto il linguaggio sotto forma di parola influenza il nostro modo di stare in relazione con noi stessi e con gli altri? 
Quanto influenza e condiziona i nostri sentimenti, il modo di sentirsi sicuri o insicuri; di farcela o non farcela in situazioni che, prima di ogni altra cosa, immaginiamo nella nostra testa, ossia rispetto alle quali esprimiamo la nostra "comunicazione interiore"; con domande e risposte che ci poniamo e che ci diamo; costruendo certezze che "certificano"le nostre scelte, permettendoci di andare avanti o fermarci; provare a farcela o rinunciare; accogliere gli errori ed imparare da essi; oppure fermarsi ad essi e rinunciare per sempre.
E dunque, finalmente un dubbio interessante si prospetta alla nostra vita: siamo davvero  sicuri che il linguaggio interiore, familiare, ereditato ed acquisito, possa restare per sempre immodificato dentro di noi? Oppure possiamo cambiarlo? E che il nuovo dialogo trasformi ciò che abbiamo intessuto e tessuto su noi stessi, sulle nostre capacità e adeguatezza; sicurezze e fallimenti...

IL METAMODELLO

Smettere di "parlarsi addosso" e riappropriarci del linguaggio efficace per volgere la nostra vita. Questo è il Metamodello: una importante tecnica "strategica" che ci consente di accedere ad un linguaggio più profondo, di relazione, ossia rispetto al quale re-impostare la relazione con noi stessi; rendendo nuove le vecchie aspettative, verso prospettive innovative perché da esse si rinnovi la nostra identità. Un processo, quello della nostra identità, che evidentemente non è statico, ma dinamico e che percorre la nostra esperienza di vita con l'esperienza promossa attraverso i sensi; verso una costante condizione di presenza, attuale; con una rinnovata capacità di superare le etichette delle parole; i preformati e presupposti e quindi i pregiudizi che categorizzano il nostro modo di essere. Per determinare chi possiamo diventare attraverso il linguaggio rinnovato e più profondo con cui esprimere il potenziale, trasformandolo in possenza: un potere prodigioso da esplorare!




Vuoi saperne di più? Ti interessa approfondire?
Scrivimi al mio ind: annamaria.agnano@gmail.com


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