mercoledì 10 ottobre 2018

RISVEGLI D'AUTUNNO


RELISIR D'AUTUNNO

 Risvegli d’autunno 

Negli anni 60 lo studioso israeliano, sociologo clinico, A.A.Antonovsky, realizzò uno studio su gruppi di donne di etnie diverse che avevano  in comune  la menopausa. Dallo studio emerse che le donne uscite indenni dall’ Olocausto non rilevavano  le manifestazioni relative alla condizione di squilibrio ormonale, tipico della menopausa, rispetto a donne che pur non avendo vissuto eventi traumatici, ne erano invece affette.

Gli studi d Antonovsky  continuarono con  i suoi  collaboratori nell’ arco di un  trentennio, mettendo in evidenza la condizione di  resilienza “ per la quale, al di là degli eventi traumatici ciò che emergeva come determinante era la differente reazione soggettiva e, nel caso delle donne della ricerca, la capacità adattiva di reggere agli sforzi che esse avevano vissuto. Dalla loro ricerca ad oggi, si è sviluppato  l’approccio salutogenico  come un Modello di promozione dello sviluppo dei fattori di Salute. Che cosa significa “sviluppo dei fattori di salute”? Che noi potenzialmente siamo capaci di adattarci  agli sforzi che l’ambiente, interno ed esterno, ci richiede, sviluppando risposte resilienti e salutari (dette COPING) a prescindere dalla situazione estrema e o rischiosa nella quale ci troviamo. Attraverso uno stile evolutivo che nell’arco di 120mila anni ha caratterizzato lo sviluppo umano, sociale in particolare.
Se dunque la menopausa rappresenta un periodo difficile e complesso, con effetti “stressors” importanti dal punto di vista dello squilibrio ormonale che essa comporta, considerando la RICERCA DEI FATTORI DI SVILUPPO DELLA SALUTE, possiamo definire che in questa condizione seppure critica, possono essere messi in campo i fattori salutogenici per i quali la risposta adattiva della donna, potrà risultare efficace e combattiva nel contrastarne  lo stress.  Come a dire che la conoscenza attuale di come il nostro organismo sia in grado di funzionare anche in situazioni estreme, ci permette di migliorare la nostra qualità di vita e risposte di adattamento in situazioni di particolare sforzo psico-fisico e relazionale.

Ma che cosa succede ad una donna nel periodo della menopausa?
In questa condizione è l’equilibrio ormonale che viene modificato ed in particolare, per entrare nel merito di questa condizione” estrema “, dobbiamo considerare  come sia l’assetto dell’equilibrio intestinale a essere modificato per il cambiamento degli ormoni che fino a quel momento hanno neuro-modulato l’equilibrio immunologico intestinale. Sostanzialmente, a  causare questo squilibrio è la riduzione di  serotonina che, come evidenziato dall’attuale ricerca immunologica, viene  prodotta all’85% nel nostro intestino. In particolare, sono le cellule cromaffine con la loro risposta immunitaria, a produrre questo importante neurotrasmettitore che governa il processo digestivo, con il senso della sazietà e la peristalsi intestinale, ossia il movimento che permette l’evacuazione. Il cambiamento dell’assetto ormonale provoca, quindi, stipsi ed alterazione della flora intestinale. E così come la serotonina prodotta nel cervello dall’ attività dei neuroni per il nostro equilibrio umorale, allo stesso modo, nel nostro intestino la serotonina prodotta serve a regolare l’umore intestinale.

e ricordiamoci quanto è fondamentale la serotonina prodotta dall’attività dei neuroni che comunica con quella intestinale, in una comunicazione diretta e bidirezionale che influenza l’una l’altra.
Infatti, la serotonina regola il buon umore “emotivo” ed influenza quindi la nostra “digestione emotiva” degli eventi che viviamo, influenzando il loro impatto sulla nostra vita. Possiamo dunque pensare che  la buona comunicazione tra questi due cervelli, che di regola mantiene l’ equilibrio, in questo periodo, inevitabilmente, viene  alterata per le ragioni sopra evidenziate.

Il calo del desiderio sessuale
Accade anche che viene ridotta la produzione di un altro neurotrasmettitore, la dopamina, che regola il desiderio sessuale. Capiamo dunque che il nuovo, complesso, assetto ormonale, inevitabilmente, entra nella vita della donna in modo prepotente e ne influenza la percezione del corpo  e del riconoscimento di sé. Come riconoscersi in accumuli di adipe che, in particolare, coinvolgono la percezione del corpo, di un corpo che poco desidera e che può sentirsi poco desiderabile? Una condizione trasversale dunque: al di là della vampate, delle sudorazioni che sembrano scioglierti; dei risvegli improvvisi notturni, dell’ansia che ne può emergere e la percezione  di un cambiamento che coinvolge stati emotivi e fisici, essa irrompe nella tua vita e ti travolge...

Riformulare lo stile di vita con uno STILE DI VITA verso l'EQUILIBRIO EMOZIONALE per ripristinare l’equilibrio ormonale ed influenzare i normali apporti di serotonina.   
Oggi conosciamo molto bene l’influenza dell’alimentazione e dell’integrazione per favorire il ri-equilibrio ormonale, attraverso  uno STILE DI VITA orientato, come abbiamo visto nell’articolo del Collega immunologo, Dott. Di Fede che ha dato enfasi soprattutto alla PREVENZIONE, come scelta ottimale per “affrontare” il cambiamento in modo lucido ed equilibrato.
Ed integrando/interagendo, attraversando la mia esperienza e ricerca, la PROMOZIONE DELLO STILE DI VITA EMOZIONALE risulta un'autentica INNOVAZIONE!
Dal punto di vista “EMOZIONALE”,infatti, la consapevolezza emotiva può trasformare l’ansia di un cambiamento del corpo e del Sé, in una riscoperta di energia e di vitalità: scoprire le proprie emozioni, il valore che esse esprimono; saperle riconoscere ed incanalare, è acquisire la consapevolezza emotiva. Trasformando “un fiume in piena che se incontenibile tracima, e quindi dilaga ed allaga”, in “Energia sentimentale”, creativa ed espressiva, per prendersi cura della vitalità del corpo, de respiro del Cuore, con la capacità di scegliere di saper cambiare.

Articolo scritto per RELISIR MAGAZINE...Ed io aggiungo: NON SOLO CAPELLI!


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