giovedì 18 luglio 2013

SPECIALE POST PER UN POST SPECIALE: LIBERIAMOLE PAROLE




SPECIALE POST PER UN POST SPECIALE
LIBERIAMOLE PAROLE

 Cari Amici, 
potrà essere, questo, un post veramente speciale? Lo spero!
Perchè voglio parlare delle parole, e dell'uso che ne facciamo. Oggi, poi, ancora più forte l'esigenza di ripensarle, le parole!  "Liberiamole parole"è,secondo me, la necessità di svuotarle di quel pesante fardello che le "svuota". E le riempie facendone macigni!

Starete pensando ad un errore!? In effetti sto "sforzando" il modo in cui le adoperiamo. L'obiettivo è quello di imparare a svuotarle per riempirle di nuovo, in modo che riprendano ad avere un senso...quando ormai sembra che non abbiano più senso! Non è così? Quante volte le parole si distaccano dal nostro vissuto? Vengono fuori separate dai nostri pensieri o, peggio ancora, dai nostri sentimenti, in contraddizione addirittura con essi!
Le parole possono essere coltelli o ali di farfalla,  secondo l'uso che ne stiamo facendo, per esempio in un momento della nostra vita, di fronte ad una scelta, ad un insuccesso.Quando il sentimento, prevalente ed immediato, deve trovare espressione oltre sè, attraverso la parola. I sentimenti e le emozioni non hanno lo stesso suono della parola: vi si avvicinano, cercano corrispondenze, ma non sono della stessa sostanza. E le parole, il posto che occupano nello spazio- luogo delle nostre energie sentimentali, fanno differenza, incidono o pesantemente o al contrario, lievemente; in relazione al posto nel quale le poniamo, sulla base dei loro accenti, sulle sequenze entro cui si trovano ordinate. E cosa dire dei punti di domanda?I punti interrogativi! Quanto spesso sono lì, al nostro angolo di quella sensazione, di quella emozione che "sbraccia", che è tanta. Ed invece quel punto non l'abbraccia...l'abbatte, l'abbassa, Mortificandola! Eh, si! La parola è macigno e devasta, distrugge: inizia come un suono, un fonema innocuo, lì dall'alto del nostro pensiero: come la slavina inizia il suo percorso in discesa, a  valanga. Ma, può anche, al contrario, liberarsi in volo, lievemente e poi, sempre più verso l'alto della nostra leggerezza dell'anima e dell'energia del corpo. E' a questo che aspiriamo nel viaggio di vita, esplorando percorsi sempre più scelti, come viaggiatori convinti, in cui rendere libere le parole; alleggerendole lungo le nostre vie del cuore: prendendole per mano lì, da quell'alto dei nostri percorsi mentali; lungo le discese dei posti cui le assegniamo, nelle sequenze entro cui le definiamo, con gli accenti che diamo loro. E quei punti interrogativi!Cosa dire di quei punti di domanda?

Liberiamole parole è un progetto, un sogno, un'aspirazione. Vi ritornerò prestissimo. E chiedo, come sempre a Voi, di commentare.

La Vostra AnnamariA 





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