domenica 30 giugno 2013

UNO SPECIALE POST PER UN POST SPECIALE Ho "sognato"Margherita che diventava una stella! E con lei...

"
 UNO SPECIALE POST PER UN POST SPECIALE
Ho "sognato" Margherita che diventava una stella! E con lei...

E' morta una astrofisica importante! Margherita Hack, che ha tracciato il mondo dell'astrofisica italiano ed oltre, è stata la prima donna italiana a dirigere l'Osservatorio Astronomico di Trieste dal 1964 al 1987, portandolo a rinomanza internazionale, definita la signora delle stelle. E così l' l'ho immaginata, d'improvviso, in una dimensione onirica: il suo corpo che si trasformava in una massa stellare e si librava in volo, verso il firmamento. Stavolta, mi sono detta, una stella è salita, mentre di solito scende: perchè cadono, le stelle, non è così forse nella notte di S.Lorenzo, l'11 Agosto? 
Piccola fantasia la mia, o immagine di sogno?
Oltre alla parola, poi ho forzato il pensiero, ed ho rivisto questa donna nella sua pienezza di persona, al di là della sua immagine, una donna dalle sembianze comuni, ma fuori dal comune, proprio perchè non faceva affidamento che sulla sua persona. Vera, se stessa sempre, in qualsiasi intervento o intervista, con il suo accento toscano, la parola ironica pronta, senza trucchi e senza filtri. Una persona straordinaria perchè era se stessa. Sempre, anche prima dei suoi 91 anni. Atleta e ciclista appassionata, a 85 anni fece il tragitto Trieste-Grado e ritorno. Mi chiedo cosa sia la vecchiaia...Invecchia l'entusiasmo di vivere? Mette le rughe?
Riporto l'intervista de il Fatto Quotidiano (di oggi) ad Andrea Satta, leader del gruppo "Tetes des bois" . 
"Solo Margherita avrebbe potuto interpretare il fantasma di Alfonsina Strada, l'unica donna ciclista che nel 1924 si spacciò per uomo pur di poter partecipare al Giro d'Itaia."
Margherita Hack, infatti, nel 2010, aveva accettato di interpretare il video della loro canzone" Alfonsina e la bicicletta."
E poichè è vero che si cresce anche attraverso buoni esempi (possiamo pensare che i riferimenti sociali non agiscano soltanto nell' apprendimento della prima infanzia, teoria dell'apprendimento osservativo di Bandura[1964],  ma che la nostra formazione sia continua all'interno dei contesti sociali), mi sono pensata per il futuro di poter contare su me stessa come ho visto fare a lei!Un modello a cui ispirarmi... Studiosa impegnata, di grande spessore, Ella ha ricoperto ruoli significativi ed importanti, ricercando il brillore di sè attraverso l'invisibilità formale del corpo e la visibilità della sua persona. O per meglio dire, attraverso la visibilità del suo corpo, della sua pelle, delle sue rughe, dei suoi capelli canuti, offerti a garanzia di un valore oltre all'immagine di sè. La sicurezza di sè come persona si fondava su tutte queste imperfezioni perfette.
Poi, la mente mi ha riportato ad altre presenze femminili, imperfette e straordinarie: la prima di una cantante jazz, non so dire quanto famosa,  grandiosa per la sua voce! Era la voce femminile, insieme ad un'altra, del Palm Court Jazz All Stars", lei, Topsy Chapman! Scoperta fatta lì per lì, in una magica serata estiva, quando leggemmo su un cartellone di uno spettacolo serale, gratuito. Una vera fortuna!
Di tutta quella magnifica e lontana serata musicale ho ancora chiarissimo, nitido, il gesto di Topsy al suo gruppo di musicisti, all'inizio dello spettacolo: entrata in scena, il corpo appesantito e dolorante, data la lentezza dei suoi movimenti ed una certa contrazione della schiena che balzavano all'occhio...
"Ed eccola attaccare il pezzo che si appresta a cantare, col dito indice rivolto ai musicisti. Il suo attacco che si trasforma nel nostro attacco...Un grandioso messaggio di forza ed energia, di presenza prorompente, racchiuso in un semplice movimento del dito".                                
Fu favolosa, mentre cantava con quella voce potente, emozionante, diventata "presenza corposa" che influiva su tutto il pubblico, obbligando persone vestite di tutto punto, a perdere forma, a battere il tempo con le mani, o qualcuno intorno a me, che io ricordi, compunto e serio, a battere il piede seguendone con trasporto entusiastico il ritmo travolgente. Gente diversa, di colore diverso, arrivati lì dal richiamo di quella serata magica!
"Anche allora pensai, mi ricorderò di quanto poco possa bastare fuori, quando dentro si è tanto! Il tempo non può nulla sulla passione, sulla carica di energia che dal valore di sè trapassa, si trasferisce nei luoghi e sulle persone: un calore vibrante che abbraccia e richiama".
Poi avanza Clara, una donna che conosco da molti anni, una figura preziosa, che  co-gestisce una comunità di Bologna. Quando la si incontra ci si accorge che lei è una presenza, oltre alle sue forme. Un corpo appesantito, ma intero e vitale. Il viso dal sorriso pronto, disposto; di lei colpisce subito lo sguardo, franco, diretto, aperto. Sa dire qualsiasi cosa al momento giusto, con le parole giuste, ma senza risparmiare alcuna critica. Non si lascia mai fregare, come dice lei, mai sfidare; tiene a distanza, direi, sebbene pronta ad accogliere, ad essere generosa; se stessa, senza filtri, senza finzioni, coraggiosa. 
Non ultima, Colette, infine! Non ultima, quanto semplicemente agganciata al filo mentale che mi si srotola in questo tracciato di presenze potenti, iniziato da un brillore di stella.
Colette è una donna discreta, paziente, sempre sorridente. Ha una compostezza ed eleganza in un corpo di 76 enne che cura con un'alimentazione mediterranea, consapevole; unitamente al gran lavoro fisico che fa, impegnata com'è, dalla mattina alla sera, nell'accudire la sua casa che condivide con il figlio. Da un paio d'anni ha rinunciato a tingersi i capelli, accogliendo con gradualità il biancore che è avanzato come neve sulla sua testa: questione di salute! Lei, che ha fatto la sarta tutta la vita, ha un motto persistente "andare avanti" ed è una grande ascoltatrice. Mi ha svelato, una volta, che quando faceva la sarta aveva adotatto una politica dei prezzi "su misura": ai clienti che potevano pagare bene chiedeva prezzo pieno, seguivano costi con prezzi scontati, fino a qualche caso in cui, se valutava una situazione di difficoltà in cui la persona versava, soprattutto se presenti bambini, decideva di regalare il lavoro svolto.  
Mi accorgo  che un filo sottile lega queste mie presenze mentali, affettive, rispetto al valore personale, per e con gli altri, che ciascuna di queste donne ha sprigionato attraverso la biografia, autentica ed originale che ne ho tracciato. Un filo tessuto negli intrecci di vite e presenze così diverse, a partire da una fantasia onirica su Margherita e poi, dipanatasi attraverso Topsy, Clara, Colette.
Presenze che permangono, chi nel ricordo, chi nel presente, riferimenti brillanti e vitali. Sotto il vestito? Tutto! 

Un vostro commento è molto apprezzato! Cosa pensate di questo spazio libero "speciale post per un post speciale"?

 A presto 
La Vostra AnnamariA


E' gradito un tuo commento
iscriviti ( se non sei già iscritto) a google + clicca su commenti
inserisci user name e una password
rilascia il tuo commento in libertà e ti risponderò
oppure manda una e-mail annamaria.agnano@gmail.com


Disclaimer
Le informazioni contenute in questo blog sono puramente divulgative.
Questo Blog non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e periodica non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n* 62
del 07 Marzo 2001. Inoltre le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e valutate di pubblico dominio. Qualora il loro utilizzo violasse diritti d’autore scrivete una mail al seguente indirizzo annamaria.agnano@gmail.com e le immagini in questione verranno immediatamente rimosse.

Nessun commento:

Posta un commento